Oltre un centinaio di persone ha
manifestato questa mattina in via dell'Orologio davanti alla
sede della Regione Fvg aderendo allo sciopero di Cgil e Uil
contro la manovra. Con tamburi, scandendo slogan e con
striscioni e bandiere dei sindacati hanno manifestato per ore.
"La partecipazione corposa di questo presidio con i primi
dati che ci arrivano dai posti di lavoro dicono che questo
sciopero sta riuscendo e significa anche che le lavoratrici e i
lavoratori condividono le preoccupazioni di Cgil e Uil rispetto
allo scenario della legge di bilancio", ha detto Michele Piga,
segretario Cgil di Trieste.
"Questa è una piazza e uno sciopero per chiedere con forza al
governo che ritorni sui suoi passi e dia una risposta ai
lavoratori dipendenti dei settori pubblici e privati". Secondo
Piga, "serve un intervento forte sui salari e bisogna
intervenire sulle pensioni non in termini peggiorativi, come
questo governo sta facendo, ma dando una risposta ai lavoratori
dopo tanti anni di sacrifici". Per Piga, la "Regione può
intervenire anche con danari propri per poter dare una risposta
alle persone sul territorio in termini di salute, salariale e
organizzativa a lavoratrici e lavoratori di quel comparto".
"Sicuramente per la scuola il primo dato è che c'è più della
metà della classi che non lavorano, quindi c'è adesione degli
insegnanti e del personale ata; sui trasporti la risposta non
l'abbiamo perché grazie al ministro Salvini i lavoratori possono
scioperare solo dalle 9, ma io non vedo autobus. Il porto
sciopera, quello di Monfalcone all'80%, mentre i primi dati al
porto di Trieste sono al 35% ma aspettiamo quelli definitivi".
Soddisfazione "per la partecipazione dei lavoratori" è stata
espressa anche da Antonio Rodà, segretario di Trieste della
Uilm-Uil. E' un prima fase, "poi il 24 Novembre prosegue con il
comparto privato, ed è un segnale forte che si vuole dare a
questo Governo. C'è una piattaforma rivendicativa del sindacato
confederato che parla di temi importanti - scuola, sicurezza,
sanità, welfare, politiche industriali - che il governo non ha
preso in considerazione. Anche sulle pensioni sono stati fatti
grandi annunci ma anzi, c'è stato qualche passo indietro. Alla
politica degli annunci in campagna elettorale è seguito ben
poco, oggi lo ribadiamo. Le istanze dei lavoratori devono essere
prese in considerazione", ha concluso.
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