(ANSA) - PORDENONE, 18 MAR - "Comprendo la preoccupazione di
chi è preposto alla formazione intellettuale dei giovani e vede
attenuarsi l'interesse nei confronti di discipline che hanno un
atteggiamento collettivo in favore di un atteggiamento più
individuale. Vedo il tramonto delle scienze sociali e di ciò che
forma la creazione della vita sociale, la diminuzione di
interesse verso la comunità e la collettività: ciò ha a che fare
con la fragilità che il Covid ha fatto emergere, ma anche da
prima il mondo, così segnato dai social media, si poneva in modo
strano, oggi la questione del tempo è essenziale". Lo ha
affermato Maylis de Kerangal alla conferenza stampa che anticipa
l'inizio del festival Dedica, che vedrà la scrittrice francese
protagonista per una settimana a Pordenone.
"Oggi il tempo rapido ci obbliga a reagire all'istante - ma
la letteratura è un'operazione in differita non in diretta - è
spezzettato e, soprattutto, per quanto riguarda i giovani nuoce
alla loro capacità di visione d'insieme e di focalizzarsi sulle
loro emozioni profonde - ha aggiunto -: la capacità di
riflettere e 'guardare' sul serio è messa a repentaglio da
strumenti che non condanno, anzi, ma che hanno stravolto il
nostro rapporto con il tempo, frammentandolo".
Riferendosi ancora alle nuove generazioni, ha osservato: "Io
non sono una di quelle persone che guardano ai giovani come a
una popolazione su cui riporre le nostre preoccupazioni, né li
giudico incapaci di senso critico e penso che i social siano
serviti, a loro, ad abbattere tanti muri. I giovani producono
cultura nuova, ma non è cultura 'nulla'". (ANSA).
De Kerangal, si va verso il tramonto delle scienze sociali
La scrittrice francese in Friuli per il festival Dedica
