(ANSA) - TRIESTE, 15 MAR - Nuova esplosione nella ex Ferriera
il 22 marzo prossimo, dopo quella del 17 settembre scorso. In
quella occasione furono fatti saltare in aria gli ultimi quattro
manufatti e un camino ancora in piedi dopo lo smantellamento
dell' area a caldo dell'impianto siderurgico. Furono necessari
500 chilogrammi di esplosivo; stavolta ne saranno utilizzati 150
ma per far cadere la serie di recuperatori cowper, nell'area
Icop. Sarà ancora la SID Società Italiana Demolizioni ad
attrezzare e controllare l'esplosione.
I recuperatori cowper sono torri cilindriche riempite di
speciali refrattari con la massima superficie di contatto ai gas
in transito, rivestite esternamente di lamiera, chiuse
superiormente da una cupola semisferica e inferiormente da un
basamento in calcestruzzo. Saranno proprio questi ultimi la sede
dove sarà alloggiato l'esplosivo, così da far cadere i cowper
senza distruggerli.
Ne resteranno in piedi soltanto due, che, secondo un progetto
della stessa Icop, potrebbero essere convertiti in ambiente di
archeologia industriale con funzioni museali. I due grandi
cilindri, infatti, sono già comunicanti, superiormente, da una
sorta di passerella; questa potrebbe essere riadattata a un uso
turistico, come punto di osservazione, poiché la visuale
dall'alto è sul mare, sul versante di Muggia e più in là, verso
la Slovenia, con un notevole colpo d'occhio. Alla base dovrebbe
essere allestito uno spazio più propriamente museale,
visitabile, con un'area destinata a spiegare il ruolo economico
e sociale che ha avuto la Ferriera a Trieste e in Italia con la
produzione siderurgica, dalla costruzione, nel 1896, alla
chiusura, il 9 aprile 2020.
I cowper permettono di recuperare una parte dell'energia
termica residua del gas in uscita dall'altoforno che,
addizionato con aria soffiata da un ventilatore, viene bruciato
per riscaldare l'impilaggio di mattoni refrattari all'interno
del recuperatore, con un elevato coefficiente di scambio
termico. Ottenuta la temperatura voluta, il ciclo viene
invertito e l'impilaggio serve quindi per il riscaldamento
dell'aria da insufflare nell'altoforno.
A differenza della volta scorsa, quando l'esplosione sancì
pubblicamente la fine dell'area a caldo e dunque fu accompagnata
da una cerimonia, stavolta l'evento sarà esclusivamente tecnico
sebbene di grande valore simbolico. (ANSA).