(ANSA) - DUINO, 19 GIU - "Non possiamo realizzare un mondo di
pace senza prima realizzare in noi stessi la pace interiore".
Bisogna "superare le forze negative e distruttive, con
compassione, amore e altruismo", come sostiene il Buddha. Perché
"la via per la pace è molto difficile, bisogna avere tanto amore
per realizzarla". Malvina Savio, monaca buddista, rifacendosi al
Dalai Lama, ha fissato il punto principale per un mondo migliore
nel panel "Conflitti internazionali e migrazioni,
multireligiosità a sostegno della pace", alla terza giornata di
GeoAdriatico, al Collegio del Mondo Unito.
Siamo molto lontani da questo obiettivo: Marco Di Liddo
(Centro studi internazionali), riferendosi al conflitto in atto,
è convinto che "non abbiamo visto finora che piccoli segnali in
economia", invitando "gli europei a scegliere: siamo disposti a
fare sacrifici per l'Ucraina o il problema è la bolletta?".
Sull'Europa è intervenuta anche Elisabetta Bergamini, docente
di Diritto internazionale all'Università di Udine: "Siamo stati
impreparati davanti alle crisi internazionali. L'Ue può avere un
importante ruolo dopo essere stata dormiente".
Per Maria Chiara Billi (Collegio del Mondo Unito)
"l'educazione è l'unico strumento per la pace: formazione e
conoscenza devono essere improntati a comprensione e conoscenza
dell' altro".
Ma la narrativa locale non è uguale dovunque. Asmae Dachan,
ambasciatrice di pace siriana, ha messo in luce le
disuguaglianze: "Quando parliamo di pace dobbiamo avere in mente
un presupposto di giustizia. Ci sono popoli che hanno fame, che
lottano contro la siccità. Pensiamo ai bambini che crescono
nelle tendopoli: che possibilità avrà questa generazione? Il
ruolo delle religioni è essere al servizio delle persone".
(ANSA).
GeoAdriatico: monaca buddista, pace si fa con altruismo
Terza giornata di lavori su conflitti internazionali
