L'ex piscina terapeutica
Acquamarina in Sacchetta sarà completamente rifatta, migliorata
e resa più funzionale e sicura. Lo hanno confermato il sindaco
Roberto Dipiazza e l'assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi che
questa mattina con i responsabili e tecnici del Comune hanno
svolto il primo sopralluogo all'interno e tra le macerie della
struttura, dove era crollato il tetto e che è stata
dissequestrata meno di un mese fa.
"Davanti a quello che abbiamo visto oggi - ha detto il
sindaco Roberto Dipiazza al termine del sopralluogo -
ringraziamo il buon Dio per non aver avuto 50 morti, questa è la
realtà. Sentiti e tecnici, la decisione che abbiamo preso è
quella di buttare giù tutto perché è in condizioni da paura. Via
e avanti con le ruspe, buttiamo giù tutto e la ricostruiamo
nuova, meglio e probabilmente più più grande, vedremo i progetti
preliminari, ma non si può salvare nulla anche perché ciò
comporterebbe costi maggiori e non garantirebbe la funzionalità
di una nuova e più adeguata struttura. E' questa la decisione
che abbiamo preso questa mattina -ha concluso il sindaco
Dipiazza - e naturalmente consulteremo e ci sentiremo con le
associazioni, le realtà e i principali frequentatori della
piscina terapeutica".
"Un'immagine da far venire i brividi, perché poteva essere
una strage", ha detto l'assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi,
che ha parlato di "una situazione disastrosa" specificando che
ci sono "circa 5 milioni di euro a disposizione (1 milione dal
Comune, 2 dalla Regione FVG e 2 dal Governo) ai quali si
aggiungeranno i 500 mila euro del risarcimento
dell'assicurazione".
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