La strategia dell'Emilia-Romagna
per ridurre le liste d'attesa "comincia a funzionare". Lo ha
detto l'assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna,
Raffaele Donini, a margine di una conferenza stampa all'Irccs
Policlinico Sant'Orsola di Bologna. "Quando diciamo che siamo i
primi in Italia in Sanità - sottolinea Donini - i cittadini
giustamente si innervosiscono, perché fanno fatica a prenotare
visite ed esami, quindi iniziamo da lì". Il piano messo in atto
finora "entrerà nel vivo dal prossimo autunno, con un aumento
della produzione sanitaria e anche una grande attenzione
all'appropriatezza".
"È chiaro che in questi anni abbiamo dovuto spostare le
montagne, a causa della pandemia e del disavanzo del sistema
sanitario nazionale, che abbiamo tamponato con risorse nostre",
aggiunge Donini per il quale "adesso però la sfida è potenziare
ancora di più i Cau, che stanno riducendo gli accessi ai Pronto
soccorsi per le basse complessità, continuare ad aggredire il
tema delle liste d'attesa e puntare tantissimo sulla
prevenzione" oltre a "puntare sulle nostre eccellenze e sugli
investimenti sia in apparecchiature tecnologiche, sia in ambito
territoriale con le Case della Salute, sia potenziando i nostri
ospedali".
Tra le criticità, Donini indica una significativa carenza di
personale. "A noi viene imputata come una colpa avere 2.000
professionisti in più rispetto al 2019. In questi anni abbiamo
assunto 18.000 professionisti - aggiunge - non c'è mai stato un
piano di assunzione così forte. Peccato che nel frattempo
andavano in pensione 12.000 persone. Quindi oggi scontiamo una
carenza di personale e anche un'inadeguata remunerazione".
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