Sono terminati, nella chiesa
ortodossa romena San Luca Evangelista a Bologna, i funerali di
Stefana Alexandra Nistor e dei suoi bambini, Giorgia Alejandra,
Mattia Stefano e Giulia Maria morti lo scorso venerdì a seguito
di un incendio innescato da un corto circuito di una stufetta
elettrica. Durante la funzione, è stato letto anche un messaggio
del cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna.
"Ci uniamo a Stefania, Giorgia, Mattia Giulia ai familiari -
ha scritto - in questo ecumenismo delle lacrime che ci unisce
ancora di più nella fede e nella speranza. Ci conforta nella
carità che diventa fraternità e impegno perché non solo non
avvengano più queste tragedie, ma ogni uomo o donna bimbo o
bimba possa realizzare il progetto di vita di bene che il
Signore ha su ciascuno nel Tempo e per l' eternità".
Padre Trandafir Vid, parroco della chiesa di via Olmetola,
ha raccontato che, il giorno in cui la famiglia ha perso la vita
il cardinale Zuppi lo ha chiamato: "Ci ha detto che avremmo
potuto celebrare le esequie in ogni chiesa di Bologna, anche in
cattedrale. Io ho parlato con la famiglia di Stefana che ha
preferito rimanere qui, in questa chiesa. L'affetto di Bologna,
dopo questa tragedia, ci ha fatti sentire a casa".
Al termine della funzione, la mamma e la sorella di Stefana e
il padre dei bambini hanno dato l'ultimo saluto ai feretri in un
momento di grande commozione, la sepoltura avverrà in Certosa.
All'esterno della chiesa era stata allestita una tenda da campo:
all'interno c'era una tavola apparecchiata dove sono state
portante bevande e pietanze calde. Una tradizione della regione
romena dalla quale proviene la famiglia di Stefana e anche il
desiderio di sua madre: ricreare una casa che non c'è più.
Quella che la donna di 32 anni voleva potere comprare per lei e
per i suoi figli.
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