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Vinciguerra assolto dalla diffamazione a Signorelli a Bologna

Vinciguerra assolto dalla diffamazione a Signorelli a Bologna

Aveva parlato dei rapporti coi servizi dell'ex Ordine nuovo

BOLOGNA, 17 gennaio 2024, 14:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Vincenzo Vinciguerra è stato assolto a Bologna dall'accusa di diffamazione ai danni di Paolo Signorelli, ex Msi e poi tra i massimi esponenti di Ordine nuovo e del Fronte sociale nazionale, morto nel 2010. Il processo al detenuto, condannato all'ergastolo da reo confesso per la strage di Peteano, era partito da una denuncia della figlia di Signorelli e gli eredi erano costituiti parte civili, assistiti dall'avvocato Gabriele Bordoni.
    Secondo l'accusa Vinciguerra, nella sua testimonianza davanti alla Corte d'Assise durante il processo di primo grado a carico di Paolo Bellini per la strage del 2 agosto 1980, avrebbe offeso la reputazione di Signorelli. In particolare nell'udienza del 4 giugno 2021, quando a seguito della domanda rivoltagli dal presidente della Corte se Valerio Fioravanti fosse legato ai servizi segreti, Vinciguerra rispose: "A me bastava sapere che li avesse con Paolo Signorelli i rapporti... e li aveva".
    Il pm Antonello Gustapane aveva chiesto una condanna a un anno e mille euro di multa, sottolineando, in requisitoria, che le comunicazioni dei servizi segreti Aisi e Aise del 31 maggio 2021 e 21 giugno 20121 escludono che Signorelli abbia mai avuto rapporti con i servizi segreti dell'epoca, Sisde e Sismi. Per la Procura si trattava dunque solo di supposizioni. Il giudice Anna Fiocchi ha assolto l'imputato perché il fatto non sussiste.
    "Non c'è nessun elemento per affermare l'appartenenza di Signorelli ai Servizi - ha commentato l'avvocato Bordoni dopo la sentenza - e per gli eredi questo accostamento è un'infamia.
    Leggeremo le motivazioni, ma rimarrà una vicenda opaca e inutilmente lesiva".
   

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