/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

"Stai zitta", manifesti per riconoscere le frasi della violenza

"Stai zitta", manifesti per riconoscere le frasi della violenza

Campagna di comunicazione della regione Emilia-Romagna

BOLOGNA, 22 novembre 2023, 12:43

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Se mi lasci ti rovino", "Stai zitta, devi obbedirmi", "Ma quanto hai speso, non sai nemmeno fare la spesa", "Per chi ti sei vestita così": sono alcune frasi, vere, dette da uomini a donne. Non solo parole, ma già violenza. Imparare a riconoscerla significa saper chiedere aiuto. È questo il senso della campagna di sensibilizzazione "Se te lo dice è violenza" che l'Emilia-Romagna lancia a partire dal 2024 in strade e piazze delle sue città. Manifesti rossi, con le frasi della violenza che campeggiano in nero e l'invito a chiamare i centri antiviolenza, con un codice Qr da fotografare con lo smartphone per avere più informazioni.

Frasi non innocue, ma dure come schiaffi, che umiliano e minano l'autostima delle donne, oltre a sfociare nelle offese e nel turpiloquio. Dodici frasi per 12 manifesti, uno per ciascun mese, che scandiranno l'intero prossimo anno, da gennaio a dicembre, per una campagna di comunicazione duratura per tenere sempre alta l'attenzione.

"Ciò che sta accadendo non è un'emergenza, è un problema sociale. Praticamente ogni giorno leggiamo di donne picchiate o uccise da compagni ed ex. L'ultimo caso è quello di Giulia Cecchettin, ma purtroppo ce ne sono molti altri", spiegano Stefano Bonaccini e Barbara Lori, presidente della Regione e assessora alle Pari opportunità, ricordando che anche in Emilia-Romagna ci sono stati episodi gravissimi. "Con questa campagna diciamo concretamente cosa significa umiliare una donna, facendo esempi concreti, scrivendo chiaramente le frasi dette dagli uomini, risultato di una cultura patriarcale che deve cessare, affermazioni che non possono essere considerate normali: sono violente e nessuna donna deve mai sentirsele dire".

"I femminicidi sono la 'punta dell'iceberg' di un fenomeno molto più esteso, che è la violenza di genere - sottolinea Cristina Magnani, presidente del coordinamento dei Centri antiviolenza dell'Emilia-Romagna - È importante chiarire che le parole non sono indifferenti. Insulti, denigrazioni, svilimenti sono il primo segnale di una personalità prepotente, padronale e costituiscono violenza essi stessi".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza