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Musica da codici liturgici risalenti tra XI e XVI secolo

Musica da codici liturgici risalenti tra XI e XVI secolo

Recuperati e digitalizzati da E-R. Concerto a Bologna l'8/4

BOLOGNA, 06 aprile 2022, 20:29

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La musica scritta su cinque codici liturgici miniati appartenenti a un fondo di 22 manoscritti liturgici, in carta o pergamena, risalenti ad un'epoca tra l'XI e il XVI secolo, sarà protagonista di un concerto al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna l'8 aprile.
    I testi sono stati recuperati dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Istituzione Bologna Musei, restaurati, digitalizzati e riportati alla loro integrità: "Uno straordinario patrimonio regionale, un'operazione di recupero lunga e articolata che abbiamo sostenuto con entusiasmo", ha dichiarato l'assessore alla cultura della Regione, Mauro Felicori.
    L'evento di presentazione al pubblico, con il coro femminile gregoriano Mediae Aetatis Sodalicium, avverrà attraverso un video che ripercorrerà tutte le tappe del restauro. I cinque codici appartengono al prezioso fondo di manoscritti liturgici ricchi di miniature, eredità di Padre Giovanni Battista Martini.
    Il lavoro, sostenuto dalla Regione con un contributo complessivo, negli anni, di oltre 150 mila euro, ha riguardato la catalogazione analitica di tutti i 22 esemplari e il restauro e la digitalizzazione per potenziarne fruizione e valorizzazione locale e globale. "Le operazioni per la catalogazione e l'accurato restauro di tutto il fondo - spiega ancora Felicori - si sono articolate nel corso dell'ultimo decennio su più piani di intervento, finanziati dalla legge regionale 18 del 2000, mettendo in campo un investimento di risorse regionali e un insieme di competenze per il coordinamento delle delicate fasi operative e per il raggiungimento del recupero conservativo di questo straordinario patrimonio, che ha portato anche alla loro catalogazione e fruizione sul Catalogo regionale". Nella collezione documentaria del Museo della Musica, che con i suoi circa 100.000 volumi ospita la biblioteca di settore più importante al mondo per la storiografia musicale, il fondo dei corali liturgici è la parte di maggior rilevanza, per l'eterogeneità degli esemplari: messali, innari, graduali, cantorini, vesperali, rituali e processionali di diversa provenienza e datazione per lo più decorati con capilettera o con i tipici caratteri gotici rosso-neri.
   

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