Il trittico di nuove musiche
ispirate alle cantiche della Divina Commedia che Ravenna
Festival ha commissionato a tre compositori contemporanei per il
VII centenario della morte di Dante Alighieri si completa con
l'esecuzione in prima assoluta di "O luce etterna" dell'ucraino
Valentin Silvestrov. Il brano, ispirato al Paradiso, verrà
presentato il 9 luglio, alle 21.30, nella Basilica di
Sant'Apollinare in Classe con il coro da camera di Kiev diretto
da Mykola Hobdych.
Al centro dei dieci quadri di "O luce etterna", anche un
testo poetico del poeta Taras Ševčenko; ci sono infatti due
stelle polari nel cielo poetico di Valentin Silvestrov, voci
lontane nel tempo e nello spazio, ma entrambe capaci di fondare
una nuova lingua: Dante, settecento anni fa, ha fondato la
poesia italiana, Ševčenko, in pieno Ottocento, ha dato vita alla
letteratura ucraina moderna. In apertura di serata anche la
prima di un'altra pagina di Silvestrov, "In Memoriam".
"Ho scelto di intonare l'ultima delle tre cantiche della
Commedia - spiega Valentin Silvestrov - perché una istanza di
paradiso permea l'intera storia dell'umanità, con le sue guerre
e le sue catastrofi sociali e naturali. Ed è per questo che
Dante è un poeta attuale: nella sua Commedia dimostra infatti
che se l'umanità, non soltanto nella vite private dei cittadini
ma anche nella politica generale delle nazioni, ignora i valori
umani fondamentali e i comandamenti biblici non può fare altro
che precipitare nella sfortuna e nella disgrazia".
"O luce etterna" segue i "Sei studi dell'Inferno" di Giovanni
Sollima e il "Purgatorio" di Tigran Mansurian.
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