(ANSA) - FORLÌ-CESENA, 17 OTT - Qualora dovesse emergere un
reale, e allo stato soltanto ipotizzabile più giornalisticamente
che giuridicamente, intervento della camorra sulla vicenda di
Marco Pantani l'inchiesta, di diritto, dovrebbe spettare alla
direzione distrettuale antimafia, la Dda di Bologna, che allo
stato invece risulta essere non coinvolta sul caso. E' quanto
filtra da ambienti vicini alla Procura di Forlì-Cesena, che da
qualche settimana ha riaperto il caso sulla presunta
macchinazione ai danni del Pirata per farlo squalificare dal
giro e per le minacce che avrebbe ricevuto.
L'indagine è stata riaperta, come emerse ai primi di ottobre,
sull'ipotesi già archiviata dalla magistratura di Trento, di
associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode
sportiva. Il nuovo fascicolo ha preso il via su sollecitazione
del legale della famiglia Pantani, l'avv.Antonio De Rensis, che
ha portato anche a Forlì, dopo aver fatto riaprire l'inchiesta a
Rimini sulla morte di Pantani come omicidio volontario, anziché
come morte per abuso di cocaina, nuovi elementi ritenuti
probanti dell'ipotesi del complotto.
I titolari del nuovo fascicolo, il procuratore Sergio Sottani
e la sostituta Lucia Spirito, nel più fitto riserbo hanno già
sentito alcune persone informate sui fatti: la stessa mamma del
ciclista, Tonina Belletti, e il cronista Davide De Zan, mentre
non è stato sentito Renato Vallanzasca, il boss della malavita
sulle cui affermazioni, confluite in una lettera alla donna e in
un'autobiografia ma sulle quali non ebbe nulla da dire con il Pm
di Trento Bruno Giardina, che infatti archiviò. Secondo logica
giudiziaria, il bel Renè dovrebbe dunque essere sentito a sua
volta. A quel poco che filtra da ambienti vicini alla Procura,
l'ipotesi del coinvolgimento della camorra avrebbe al momento
solo spunti di ipotesi investigativa ma non ancora giuridica.
Nel fascicolo non ci sarebbero cioè elementi certi che, se ci
fossero stati, avrebbero portato al trasferimento degli atti
dalla procura ordinaria, che può indagare sulle associazioni per
delinquere semplice e sulle minacce, alla Dda, competente sulle
associazioni di stampo mafioso. Allo stato, cioè, la camorra è
solo un elemento di forte suggestione, ma del tutto da
dimostrare. Decisivo potrebbe essere un impulso di Vallanzasca,
se dovesse cambiare atteggiamento rispetto a Trento. In questo
caso a quella forlivese potrebbe affiancarsi ad una inchiesta
dell'antimafia.
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