GENOVA - "'La borsa o la vita!' era il grido dei briganti. Oggi il capitalismo esige tutte e due le cose, il nostro denaro e il nostro tempo, la nostra capacità relazionale che viene messa al lavoro e la nostra adattabilità a delle condizioni finanziarie sempre più precarie". Così scrive Claire Fontaine, il celebre collettivo francese neoconcettuale da domani a Palazzo Ducale con 40 opere per una mostra intitolata appunto 'La borsa o la vita'. Quadri, sculture, video e installazioni ruotano con una sintassi inedita attorno all'idea di valore e di frugalità, mostra che si lega all'istituzione a Genova nel 1407 di uno dei primi istituti bancari al mondo, la Casa delle compere e dei banchi di San Giorgio. La selezione di opere ruota intorno al concetto di economia e pone il problema della fragilità del benessere materiale in un mondo esposto alle fluttuazioni dei valori borsistici, metafora della minacciosa reversibilità di ogni cosa. Tra le opere in mostra una massa di gettoni senza valore d'acquisto usi a sganciare un carrello da supermercato con scritto Please God Make Tomorrow Better e una pila di poster su cui è riprodotto un estratto de I Quaderni di Malte Laurids Brigge di Rainer Maria Rilke in cui lo scrittore descrive le apparenze delle differenti classi sociali come una pantomima. La mostra, curata da Anna Daneri, resterà nella loggia degli Abati di Palazzo Ducale fino al 5 maggio.
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