È netta la preferenza per il Sud
Italia per i turisti che prenotano in agenzia di viaggi. Lo
conferma un sondaggio interno di Fiavet-Confcommercio che vede
in cima alla classifica Sicilia, Sardegna, Puglia, Campania,
Calabria, Basilicata e Isole minori. Il 42% delle agenzie ha
prenotazioni estive per la Sicilia, segue la Sardegna al 40%, la
Puglia al 39% e la Calabria al 26%. Prediletta anche la
Campania con un 17% di preferenze, ma bisogna considerare che il
14% sceglie questa regione perché è orientato a una meta
evergreen: la Costiera Amalfitana.
Nelle destinazioni delle vacanze al mare rientrano tuttavia
anche quelle del Centro Italia tra cui spicca la Toscana che
raccoglie il 5% dei pacchetti turistici, in particolare
nell'Argentario, e non mancano nella classifica dei prodotti
turistici più venduti Rimini e Riccione (2,89%), le Marche, la
Rivera di Ulisse nel Lazio e c'è rinnovato interesse per
l'Abruzzo.
Per le vacanze estive 2024, considerando che le agenzie lavorano
anche e soprattutto per i mercati internazionali, giocano sempre
un ruolo di rilievo le città d'arte: Roma e Firenze
rappresentano ognuna a pari merito il 12% delle preferenze,
seguite da Venezia all'8,7%.
Quanto alla montagna la meta preferita è il Trentino che
raccoglie il 2,8% di pacchetti venduti in agenzia di viaggio,
seguita da Valle D'Aosta e Valtellina in Lombardia. Non mancano
nella stessa percentuale gli appassionati di turismo lacustre
che scelgono soprattutto i laghi lombardi, e tra questi in cima
alla preferenze c'è il lago di Garda.
In un altro sondaggio relativo invece al Mediterraneo il
prodotto che funziona sempre al meglio sono le Crociere che
toccano diverse destinazioni.
Anche per questa estate si confermano in tendenza positiva
Grecia e Spagna, con il Portogallo che sta tornando ad emergere.
Si cercano però, sia in Grecia che in Spagna, destinazioni meno
note e meno costose. Si rinnova l'interesse per l'Albania, ma
meno del 2023, sempre per un tema di aumento costi. Buone le
performance di Sharm El Sheikh rispetto al resto dell'Egitto che
sta subendo una battuta d'arresto.
"Dal dialogo con le agenzie associate Fiavet-Confcommercio -
commenta il presidente, Giuseppe Ciminnisi - ci accorgiamo che i
grandi classici del nostro turismo non sembrano mutare: un
turismo che quest'anno soffrirà forse anche di meno dei
riflessi dell'inflazione, ma è innegabile che il potere
d'acquisto è mutato nel post pandemia, come le scelte delle
persone. Il turismo organizzato è ancora più di prima un'opzione
sicura, soprattutto per le famiglie, ma è cambiata la tipologia
di vacanza: si fa più breve, si cercano di tagliare i costi, e
si cerca sempre più la sostenibilità ambientale e sociale nelle
strutture, nelle destinazioni, nei mezzi di trasporto". "Infine
- conclude Ciminnisi - è innegabile che potremmo anche
quest'anno pagare le conseguenze del cambiamento climatico: in
Sicilia, meta preferita tra i pacchetti venduti, si fanno
sentire i problemi di siccità che non riguardano solo
l'agricoltura, ma comportano costi non indifferenti a tutta la
filiera del turismo".
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