(di Daniela Giammusso)
"Gli host italiani sono veri
ambasciatori del Made in Italy. Lo confermano anche i dati dei
viaggiatori che negli ultimi dodici mesi hanno prenotato un
soggiorno sulla piattaforma Airbnb". A raccontarlo è Valentina
Reino, Head of public policy & campaign per Airbnb Italia, in
occasione del lancio della nuova campagna dedicata proprio al
turismo Made in Italy, che il colosso dell'ospitalità ha
realizzato in partnership con Cna-Confederazione nazionale
dell'artigianato e della piccola e media impresa e con il
patrocinio del ministero del Turismo.
Un progetto nato proprio per sviluppare mete "nuove" rispetto
alle destinazioni dei grandi flussi, promuovendo insieme
ospitalità in casa e "saper fare" italiano a partire da tre
distretti d'eccellenza del nostro artigianato: Vicenza città
dell'oro, Caltagirone (Tp) e le ceramiche, Volterra (TP) e la
lavorazione dell'alabastro.
"Puntare su mete meno note, vuol dire anche puntare su mete più
sostenibili", racconta Reino. A dimostrare quanto il ruolo degli
host, coloro cioè che ospitano in casa i viaggiatori e hanno
spesso con loro un rapporto diretto e privilegiato, è "il 40%
degli ospiti di Airbnb negli ultimi dodici mesi, che dichiara di
aver ricevuto dagli host consigli su mete locali, nuove e spesso
sconosciute, da poter visitare". In particolare, i suggerimenti
riguardano siti o attività culturali (39%), negozi, botteghe o
attività commerciali (22%) e aree poco conosciute dai turisti
stessi (16%).
"Il 53% di questi ospiti, poi - prosegue Reino - conferma di
aver visitato almeno uno dei luoghi suggeriti". E confrontando i
dati con quelli dei "cugini" francesi, tedeschi e spagnoli, gli
host italiani risultano i migliori nella promozione del proprio
territorio.
Il ritorno è molteplice e non solo per loro. "Uno studio
indipendente del Politecnico di Torino - spiega infatti Reino -
ha analizzato la presenza degli annunci Airbnb nei piccoli
borghi e l'impatto che hanno su tutta la realtà economica di
quel dato territorio. Ne è emerso che dopo quattro anni di
presenza c'è un aumento del 23% del reddito pro capite del
luogo, che si declina in un aumento del settore dell'ospitalità,
dei trasporti, dell'intrattenimento. C'è quindi realmente un
indotto positivo registrato, che non si vede invece nei piccoli
borghi dove gli annunci Airbnb non sono presente".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA