(di Andrea Radic)
Da Roma a Cortina d'Ampezzo in
treno, dalla capitale alla Conca Ampezzana, viaggiando di notte,
cullati dal movimento del treno in vagoni letto e vetture
cuccette. Una nuova modalità di svago, una vacanza che inizia
già in carrozza, un fascino particolare fatto di piccoli e
grandi dettagli, che si può definire #altravelocita. È partito
venerdì 15 dicembre il primo viaggio del nuovo "Espresso Cadore"
uno dei treni della "Treni Turistici Italiani" società del Polo
Passeggeri del Gruppo FS Italiane. Si sale sul treno a Roma per
scendere a Calalzo di Cadore e raggiungere Cortina con un
autobus dedicato.
Roma ore 21, comincia l'esperienza di viaggio. Il vagone
letto è gestito dal conduttore in giacca rossa con bottoni
dorati, che accompagna gli ospiti nelle rispettive cabine ed
elenca le modalità del servizio. Il bagaglio per la notte in
cabina e la valigia più grande viene presa in consegna per
essere portata nella carrozza bagagliaio dove si possono riporre
anche attrezzature da sci, biciclette o bagagli ingombranti che
saranno riconsegnati alla discesa dal treno.
Alle ore 21 e qualche minuto ci si sposta nella carrozza
ristorante, alle pareti dei corridoi suggestive immagini d'epoca
di Cortina, della ferrovia e della stazione di Calalzo.
Ci si siede a tavola, con tovaglia e tovaglioli di stoffa,
piatti di ceramica e bicchieri di vetro e una piccola lampada.
Un vero ristorante ricco di atmosfera. Il menù è invitante: tre
primi, tre secondi, due contorni e due dessert, tra i quali
scegliere la propria cena. Scialatielli con ragù bianco, filetto
di salmone alle erbe e catalogna saltata in padella, per
chiudere con cheesecake ai frutti di bosco. Carta dei vini con
una bella geografia enologica e cestino del pane con tre
varianti. Dalla cucina con veri fornelli, lo chef Daniel D'Urso,
di Latina, fa uscire piatti di gusto e di livello. Per chi
desidera un amaro "Vaca Mora" detto anche "del Ferroviere"
racconta sull'etichetta che la distilleria era accanto alla
stazione di Schiavon, dove i passeggeri attendevano appunto la
Vaca Mora, come veniva chiamata la locomotiva a vapore.
Alle 21.40, durante la cena, partenza del convoglio. Il bar
resta aperto per tutta la durata del viaggio. È il momento di
ritirarsi in cabina letto, dove riposare nelle lenzuola di
cotone, griffate Treni Turistici Italiani e utilizzare il lavabo
presente in cabina e la trousse con il necessario per la
toeletta, inclusa mascherina per gli occhi e pettine.
Cullati dal dondolio del treno si dorme bene e all'ora
desiderata il conduttore, bussa alla porta per dare la sveglia.
La colazione, inclusa, si può consumare in cabina o ancora nel
vagone ristorante. Dai vetri si gode dell'alba sulle Dolomiti e
dei raggi del sole che illuminano la valle, poco alla volta.
Alle 7.57 l'Espresso Cadore giunge nella stazione di Calalzo di
Cadore, dove l'autobus dedicato attende per portare i
viaggiatori a Cortina, regina delle Dolomiti.
È domenica sera, il convoglio dai colori grigio e azzurro di
Treni Turistici Italiani è pronto a partire alle ore 21 da
Calalzo di Cadore diretto a Roma Termini. Il comfort delle
carrozze riporta subito nell'atmosfera vissuta all'andata. Per
cena dal menù, diverso dal viaggio precedente, ecco agnolotti e
polpette al sugo con carciofi in "tecia". Alle 6.40 di lunedì il
sole sorge a Roma Tiburtina e pochi minuti dopo si scende a
Termini.
Il treno viaggia fino al 25 febbraio durante tutti i fine
settimana, da Roma Termini a Calalzo di Cadore il venerdì notte
e la domenica notte da Calalzo, per giungere a Roma Termini alle
ore 6.40. Previste, all'andata e al ritorno, fermate intermedie
a Orte, Orvieto, Treviso, Ponte nelle Alpi e Longarone - Zoldo.
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