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Portogallo del Nord, l'autunno tra i borghi di pietra

Portogallo del Nord, l'autunno tra i borghi di pietra

Dall'effervescenza di Porto ai maestosi parchi naturali

PORTO, 16 novembre 2023, 14:49

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Mirco Paganelli) Una natura potente e impetuosa, a tratti drammatica, domina le valli del Nord del Portogallo dove in autunno le foreste si infiammano d'oro e d'arancio. Le piogge intermittenti che si nutrono dall'Atlantico gonfiano gli innumerevoli ruscelli del Minho, del Douro e della Beira Alta, le tre regioni storiche confinanti con le spagnole Galizia e Castiglia.
    Porto, la 'capitale del Nord', è l'epicentro dove confluisce il fascino di questa terra cangiante e pregna di storia.
    L'itinerario non può che cominciare dall'inizio, da Guimarães, dove il Portogallo è stato fondato. "Sin dati tempi dell'Impero romano c'era un senso di nazione in quest'area del Paese - spiega Carlos Costa Carvalho, mediatore museale -. Un generale romano disse: qui c'è gente che non vuole essere governata, ma che non vuole governarsi". Riuscì nell'impresa Alfonso I, primo re del Portogallo, dopo la celebre battaglia del 1128. Il centro storico patrimonio Unesco di Guimarães è dominato dal Palazzo dei duchi di Braganza, ad essi si deve l'indipendenza dalla Spagna del 1640.
    Poco distante sorge la frizzante Braga dai molti cafè e ristoranti raffinati; memorabile l'organo della cattedrale. Il capoluogo è un'ottima base per esplorare il Parco nazionale di Peneda-Gerês, i cui scenari aspri e selvaggi sono di rara bellezza. Tra i monoliti neri di roccia spumeggiano roboanti cascate. Consigliato il sentiero lungo l'antica Geira, la via romana che da Braga arriva a Santiago de Compostela.
    Gratificanti le vicine cascate di Arado e Fecha de Barjas.
    Consiglio prezioso: assicurarsi di pianificare il viaggio in modo da essere il giovedì mattina a Barcelos quando ha luogo il mercato più grande e antico di tutto il Paese. La città è un celebre centro di produzione artigianale, a partire dal Figurado, l'arte dei pupazzetti di ceramica: il più noto di tutto è assurto a simbolo del Paese, il gallo. "Ho iniziato a lavorare l'argilla a 11 anni - racconta Telmo Macedo, 31enne che ha seguito le orme del nonno - L'università non faceva per me, volevo la libertà di questo mestiere e creare ciò che ho in mente".
    La natura muta completamente addentrandosi nel Parco naturale dell'Alvão, i cui morbidi declivi celano l'antico abitato di Ermelo dai tetti in ardesia e dalle umili abitazioni in pietra, in gran parte abbandonate per lo spopolamento montano.
    Il barocco palazzo di Mateus, a Vila Real, è una delle principali attrazioni dell'area; sorprendenti i suoi giardini dagli effetti scenici immaginifici. Da qui, lungo l'autostrada A24 si attraversano le pittoresche valli terrazzate vitivinicole del Douro e si giunge a Lamego, deliziosa cittadina sovrastata dal santuario di Nossa Senhora dos Remedios, tra le mete di pellegrinaggio più iconiche di tutta la penisola.
    Verso est si aprono le montagne della Beira Alta, regione puntellata da pittoreschi borghi di pietra, come Sernancelhe, oggetto di una recente riqualificazione. Catarina Cerqueira e Tiago Lopes hanno deciso di lasciare Lisbona e venire a crescere qui la loro bambina. "Volevamo vivere in un posto tranquillo, abbiamo completamente cambiato la nostra vita e rincorso un sogno - raccontano dalla loro pasticceria -. Molti altri giovani stanno facendo lo stesso dopo il Covid".
    Nella vicina Penedono, l'iconico castello offre scorci mozzafiato sulle valli circostanti, così come il suggestivo borgo castellato di Marialva. Entrambi valgono la visita.
    Anche Trancoso sta vivendo una seconda vita grazie a dei giovani imprenditori. "È una delle città più antiche del Portogallo.
    Molti ebrei e brasiliani vengono qui a riscoprire le loro radici", spiega André Frade che ha aperto un'originale drogheria con sala da tè. A inizio novembre la fiera della castagna richiama visitatori da tutta la regione. Linhares da Beira è un altro grazioso villaggio di pietra annegato nel verde. Le rovine del suo castello sono scalfite dal vento della Serra da Estrela.
    La sorpresa finale sono i romantici tramonti di Porto, le cui banchine storiche hanno ridisegnato nei secoli il canyon del Duero. Oggi la città è un 'presepe' di facciate colorate. Centro di transito forgiato da culture differenti, la capitale del Nord è una fusione di architetture Liberty e di interni barocchi; prodigiosi quelli delle chiese di Santa Clara e San Francesco.
    Il turismo di massa sta però cambiando il volto del centro, e a mantenere viva l'identità artigiana ci pensano alcune botteghe storiche come 'Escovaria de Belomonte', l'unica in tutta la penisola iberica a produrre anche scope fatte a mano. "La città si stava spopolando, ma negli ultimi anni è cambiata molto - spiega Sérgio Rodrigues che porta avanti l'attività avviata dal nonno nel 1927 -. Ora è piena di turisti, e molti sono gli appassionati di Harry Potter". La creatrice del maghetto di Hogwarts ha insegnato all'Università di Porto. "Pare che J. K.
    Rowling abbia visitato il nostro negozio due volte - rivela -, e molti clienti ci visitano per questo motivo".
   

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