(di Daniela Giammusso
"Da noi arrivano soprattutto tanti
americani. E quando entrano qui, a vederci lavorare e venir
fuori le sculture, beh, capita anche che qualcuno si commuova di
meraviglia". A parlare tra gessi d'inizio Novecento e nuove
creazioni, è Giorgio Finazzo, professione alabastraio. Ovvero
Maestro di quella lavorazione dalla tradizione millenaria tipica
di Volterra (PI), la cittadina medioevale nel cuore della
toscana, oggi scelta come distretto d'eccellenza da Airbnb per
la sua nuova campagna Made in Italy, insieme a Vicenza città
dell'oro e Caltagirone (TP) con le sue ceramiche.
Realizzato con Cna-Confederazione nazionale dell'artigianato e
della piccola e media impresa e con il patrocinio del ministero
del Turismo, il progetto nasce per promuovere il "saper fare"
italiano ai viaggiatori di tutto il mondo attraverso degli
ambasciatori d'eccellenza: gli host, coloro cioè che hanno
scelto di ospitare i turisti in casa e che meglio di chiunque
altro possono suggerire loro bellezze e tradizioni da scoprire.
Un'occasione per distribuire i flussi turistici anche verso mete
meno battute, offrendo nuovi spunti di viaggio in Italia,
destagionalizzando gli arrivi e dando nuovo impulso anche al
commercio di artigiani e piccole botteghe.
"Sono convinta che chi sceglie Airbnb, rispetto a un hotel,
voglia proprio un contatto diretto con le tradizioni e la
cultura del posto", racconta all'ANSA Maria Vittoria Santilli,
27 anni, che dopo essersi trasferita in un'altra parte della
città per esigenze lavorative, ha scelto di mettere a
disposizione sulla piattaforma il suo appartamento appena
ristrutturato, a pochi passi dal centro storico e dal celebre
Palazzo dei Priori. Così, racconta, non lo ha lasciato vuoto e
con l'aiuto della mamma è arrivato anche un guadagno extra.
Visto il buon risultato, ora ha deciso di ristrutturare anche
gli altri due appartamenti di famiglia per offrirli ai turisti.
"Qui a Volterra c'è arte, cultura, buon cibo - sorride -
Soprattutto una delle nostre eccellenze sono gli artigiani che
ancora lavorano a mano l'alabastro. E girando per le piccole
botteghe i turisti scoprono il valore aggiunto del saper fare
italiano".
Come da Alab'Arte, la bottega di Giorgio Finazzo e Roberto
Chiti, tra i più celebri Maestri dell'alabastro d'Italia, dove
non solo scoprire le loro opere, ma anche partecipare a piccoli
corsi.
"Faccio questo mestiere da quarantacinque anni - racconta
Finazzo all'ANSA - La tradizione della lavorazione
dell'alabastro risale al tempo degli etruschi, ma l'impulso è
stato dato alla fine del 1700 da un nobile di Volterra,
l'Inghirami, che creò anche l'attuale scuola d'arte. Quando un
turista entra in questa bottega rimane affascinato. Per le opere
e per il tipo di lavorazione: qui non ci sono robot che fanno le
sculture. Qui - sorride - si fa tutto a mano e quindi è un po'
come tornare indietro nel tempo".
Il progetto Made in Italy di Airbnb prevede dunque una pagina
dedicata in italiano inglese per raccontare l'artigianato e gli
artigiani di ciascun distretto scelto insieme ai principali
monumenti della città; webinar informativi per gli host delle
regioni interessate e materiali come mappe digitali, manifesti e
contatti per promuovere botteghe e tradizioni del proprio
territorio.
Ma cosa vuol dire Made in Italy? "Per me è autenticità e
unicità", risponde Maria Vittoria Santilli. "E' il sapore
dell'Italia, che dalle Alpi alla Sicilia è piena di botteghe
artigiane - aggiunge Finazzo - Si rimane sorpresi perché vanno
scomparendo".
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