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Appia Regina Viarum, il suo lato moderno in mostra

Appia Regina Viarum, il suo lato moderno in mostra

Nel casale di Santa Maria Nova, fino al 13 ottobre

ROMA, 19 maggio 2024, 20:51

Redazione ANSA

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 Dipinti, fotografie, illustrazioni, manifesti pubblicitari, progetti architettonici e documenti d'archivio del secolo scorso raccontano in sei sezioni il lato moderno dell'Appia, una delle più note vie consolari, parte vivente anche della Roma contemporanea. Presso il casale di Santa Maria Nova, nel Parco Archeologico dell'Appia Antica, è aperta al pubblico fino al 13 ottobre la mostra 'L'Appia è moderna', a cura di Claudia Conforti, Roberto Dulio, Simone Quilici e Ilaria Sgarbozza. Numerosi i progetti di grandi architetti del Novecento in mostra: Marcello Piacentini, la famiglia Busiri Vici, Raffaele De Vico, Enrico Del Debbio, Luigi Moretti, Sergio Musmeci, Lucio Passarelli, Vincenzo Monaco e Amedeo Luccichenti. Non solo l'architettura ma anche le arti figurative, tra verismo, simbolismo e astrazione, hanno lasciato il segno nel racconto moderno di questa parte di città. Esposti, tra gli altri, lavori di Duilio Cambellotti e di Giulio Aristide Sartorio. La via Appia è entrata anche nella mondanità: nel dopoguerra era l'Olimpo dei divi di Hollywood tra piscine moderne e classici ninfei; le ville degli attori lungo e attorno la via Appia finivano sui rotocalchi, accendendo l'immaginazione popolare. A distanza di decenni il lato pop dell'Appia si manifesta nel cinema, da 'La dolce vita' a 'La grande bellezza' e nei fumetti, come dimostrano i due numeri di 'Topolino' in mostra che, utilizzando l'Appia come scenario, ne scoprono la potente e vitale modernità. Tra le opere esposte anche otto fotografie di Francesco Jodice, che porta il suo personale sguardo sulla via Appia, e i fotogrammi inediti estrapolati da una pellicola cinematografica 35 mm di Mariano Fortuny, che ci rivelano lo sguardo dell'artista sulla via. Sono soggetti che poi l'artista ha traslato in incisioni e acqueforti, oltre che nei suoi famosi tessuti. L'esposizione è promossa dal Parco Archeologico dell'Appia Antica e dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del ministero della Cultura, con l'organizzazione di Electa, che ne ha pubblicato un volume.
   
   

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