Il British Museum - luogo simbolo della cultura a Londra e nel Regno Unito - si rifà il trucco dopo scandalo dell'estate scorsa innescato dalle rilevazioni sulla scomparsa negli anni di circa 2000 oggetti di valore, almeno in parte sottratti a quanto si sospetta da un ex dipendente infedele, e annuncia l'apertura di una sorta di mostra di riparazione. Un evento speciale in cui saranno esibiti proprio alcuni di quegli oggetti, frattanto parzialmente recuperati.
L'iniziativa s'intitolerà 'Rediscovering Gems', a suggellare il rinvenimento di "gemme riscoperte" che in parte l'istituzione custodiva in realtà da anni nei suoi depositi (in mancanza di una catalogazione completa aggiornata). Resterà aperta dal 15 febbraio al 15 giugno, come annunciato oggi dal presidente del museo, l'ex ministro conservatore George Osborne.
Osborne ha spiegato che sono già "centinaia" gli oggetti recuperati: inclusi 10 antichi gioielli inseriti fra i pezzi più pregiati di questa esibizione, tra cui spiccano due rare gemme di epoca romana (primo secolo avanti Cristo-primo dopo Cristo) ricavate dal vetro.
Lo scandalo dell'estate scorsa aveva costretto il British Museum - museo di fama mondiale della cui collezione permanente fanno parte fra l'altro tesori raccolti in epoca imperiale e coloniale come i marmi del Partenone (rivendicati invano dalla Grecia) o la stele di Rosetta - a dare di fatto il benservito ad Hartwig Fischer, storico dell'arte tedesco che per 7 anni era stato direttore dell'istituzione londinese.
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