Oggi dunque le cantine navigano a vista e seguono le richieste dei commercianti, anche alla luce delle misure sul contenimento dell'emergenza sanitaria". Viene sottolineato inoltre "che con tutta probabilità sarà destinato ad altre produzioni". Ad oggi dunque il sentiment di operatori e cantine, dal Nord al Sud , risulta essere abbastanza omogeneo con risultato per i consumatori interessati al prodotto enologico simbolo del bere giovane, light e conviviale potrebbero persino rischiare di avere difficoltà- spiegano gli addetti ai lavori- a trovarlo nei prossimi giorni nei punti vendita e sugli scaffali. Ma nelle Marche, a partire dalla denominazione Pergola Doc, e in Veneto resta uno zoccolo duro di cantine pronte domani al "déblocage" di questi aromatici calici, tipicamente abbinati alle caldarroste. "La caratteristica fondamentale che contraddistingue questo tipo di vino precisa un produttore di Pramaggiore (Venezia) - è la particolare tecnica di vinificazione utilizzata per produrlo, ovvero la macerazione carbonica. Le uve, vendemmiate a mano, vengono depositate in un vinificatore di acciaio inox chiuso ermeticamente e saturo di anidride carbonica. Questo processo, che dura per circa 10 giorni, permette ai chicchi d'uva di sviluppare profumi e sapori nuovi, non comuni al vino tradizionale".
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