Diverse e positive, a giudizio dell'esperta in promozione nei Paesi terzi, le novità rispetto al precedente decreto: passa da tre a cinque il numero minimo di Regioni per presentare un progetto nazionale e c'è un maggiore coinvolgimento delle Regioni stesse e delle province autonome che hanno la facoltà di prevedere la partecipazione o la presentazione di più progetti e fissare il contributo minimo ammissibile. Vengono poi ridefinite le date di presentazione dei progetti, il Ministero emana il proprio avviso entro il 31 maggio. Agea stipula i contratti entro il 15 ottobre e le attività decorrono dal 16 di ottobre.
L'auspicio è, conclude Ballotta, che, con il prossimo Decreto che rientra nella nuova programmazione 2019/2023, sia possibile tornare a presentare progetti della durata di tre anni e non di uno come lo scorso anno consentendo alle aziende di avere una programmazione di medio periodo necessaria per consolidare e mantenere un mercato terzo. Per Business Strategies, infine, sono "molto rispondenti i nuovi criteri di priorità che amplificano il perimetro dei soggetti proponenti, e ampliano le tipologie di prodotto. Ci auguriamo - conclude - che venga recepita la richiesta di sburocratizzazione delle procedure relative alla presentazione ed alla gestione dei progetti e che i contributi che saranno richiesti possano essere utilizzati come supporto efficace alla promozione del Made in Italy vinicolo sui Paesi extra Ue".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA