Gli italiani scommettono sulla
Candidatura Unesco delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene,
infatti 1 italiano su 3 è al corrente della candidatura e il 61%
ritiene che sia molto importante ottenerla, ma soprattutto il
92% ritiene che il Conegliano Valdobbiadene meriti di essere
nominato Patrimonio dell'Umanità. E per il 71% è probabile che
questo avvenga. E' quanto emerge da un'indagine Swg per conto
dell'Associazione Temporanea di Scopo "Colline Conegliano
Valdobbiadene Patrimonio dell'Umanità", condotta a livello
nazionale e poi focalizzata sui territori regionali e
provinciali. Per il 70% degli italiani - aggiunge la ricerca -
la nomina Unesco avrebbe solo ricadute positive sul territorio,
annoverando tra i vantaggi: la maggiore notorietà dei prodotti e
delle aziende del territorio. Tra le curiosità che emergono
dalla ricerca, il fatto che l'importanza della candidatura
dell'area del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene sia più
percepita dai cittadini residenti in generale nella regione
Veneto che non dagli abitanti della provincia di Treviso. Se
infatti la procedura è ritenuta "importante" dal 92% di chi ha
dato una risposta, fra quelli che ritengono che la candidatura
sia "molto importante" i residenti nel Trevigiano raggiungono il
51%, mentre a livello regionale la quota arriva a 62 punti (61
su base Italia). Un effetto, è stato spiegato dai ricercatori,
che potrebbe essere posto in relazione con un atteggiamento di
"invidia per i primi della classe" che si accentua man mano che
ci si avvicina al territorio interessato alla richiesta di
riconoscimento. Ancora conflittuale, nelle opinioni degli
intervistati, rimane il rapporto fra il Prosecco e il
territorio. Il vino rappresenta potenziali di maggiore
occupazione per il 25% degli interpellati e di un più alto
valore del territorio in senso lato per l'11%, ma, fra i
dubbiosi, una persona su due vede nel Prosecco un elemento di
maggiori pericoli di inquinamento per l'utilizzo di pesticidi,
mentre l'8% teme un eccessivo sfruttamento del suolo.
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