Emirati Arabi mercato dalle
grandi potenzialità per gli allevatori sardi. Anche per questo
il Consorzio di Tutela dell'Agnello di Sardegna Igp è allo
Speciality Food Festival di Dubai (7-9 novembre) tra show
cooking e degustazioni.
"Noi ci siamo - commenta il presidente del Contas, Battista
Cualbu - ancora una volta, a rappresentare una Sardegna
produttiva che cerca i suoi canali commerciali puntando, come
sempre, sulla grande qualità dei propri prodotti certificata a
tutti i livelli, anche e soprattutto con il marchio Halal,
ossia con le certificazioni religiose, che garantiscono il
rispetto dei precetti islamici durante la macellazione e la
lavorazione delle carni".
La presenza della carne d'agnello in questi giorni a Dubai è
stata resa possibile grazie alla collaborazione con l'azienda di
export Is Mellus, realtà già presente negli Emirati Arabi e in
Giappone. "Il mercato di riferimento dell'agnello IGP, viste le
sue qualità uniche, sarà principalmente quello dell'alta
ristorazione - spiega Alberto Caddeo, fondatore e manager della
piattaforma di scambio commerciale tra la Sardegna e il resto
del mondo - ma anche hotel di lusso e ristoranti delle migliori
guide mondiali come la Michelin".
Aziende sarde già in campo. "Già da qualche anno abbiamo
aperto importanti collaborazioni per l'esportazione della carne
di pecora in Oman, Qatar, Kuwait, Bahrein - spiega Giovanni
Addis, Logudoro Carni - pensiamo che i tempi siano ormai maturi
per iniziare l'esportazione dell'agnello da latte IGP, filiera
per la quale stiamo investendo importanti risorse".
Alessandro Mazzette, direttore del Contas, analizza i dati:
"Il consumo annuale di carne ovina si aggira intorno a una media
annuale di sette chili per persona, con una popolazione di circa
9 milioni di persone a cui si aggiungono circa 50 milioni di
turisti l'anno".
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