Formatosi nella prestigiosa Scuola
agraria di San Michele all'Adige, insignito nel 2008 del premio
Veronelli "Enologo Emergente d'Italia" e professionista abituato
alle nuove sfide in giro per il mondo, Massimo Azzolini è
impegnato in un nuovo progetto in Brasile. Nello stato di Rio
Grande do Sul si sta sviluppando la coltivazione di uve Pinot
Nero per produrre metodo classico e proprio in quest'area del
Brasile, Azzolini è impegnato nella città di Encruzilhada nella
vendemmia delle uve di Pinot Nero e Chardonnay dell'azienda
agricola Sabia, di proprietà di un importante gruppo con
interessi imprenditoriali variegati. All'interno della vasta
tenuta agricola di 440 ettari, 50 sono dedicati a questo nuovo
importante progetto.
L'enologo trentino dimostra ottimismo e non nasconde qualche
emozione "Sono convinto si possa fare un eccellente lavoro
perché il potenziale tra campagna e cantina è davvero enorme, il
personale tecnico locale è preparato come dimostra la presenza
di alcune maison di champagne che producono qui i vini destinati
al Sud America".
Il Rio Grande do Sul è uno degli stati del Brasile che vanta
il più forte collegamento con la matrice italiana degli
immigrati e vivono qui molti discendenti di coloro che in modo
particolare dal Triveneto partirono alla ricerca di fortuna.
Sarà una bollicina brasiliana dal cuore italiano.
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