"E' una bella idea quella della
pizza con l'ananas portata avanti da Gino Sorbillo. Punto. Una
proposta che ha avuto anche un bel successo e gli faccio i
complimenti. E' un bravo pizzaiolo, lavora bene ed è conosciuto
in tutto il mondo; un'idea che a Napoli non è stata gradita
molto, ha avuto critiche e qualche consenso. Tuttavia,
all'estero è piaciuta". Così il pizzaiolo napoletano 57enne
Giuseppe Vesi giudica la recente innovazione inserita da
Sorbillo nel suo menù.
"E' una proposta che all'estero è piaciuta tanto - aggiunge
Vesi parlando con l'ANSA in occasione dell'inaugurazione del
locale del figlio 25enne Simone - a Gino Sorbillo piace sempre
stravolgere, magari con idee un po' bizzarre ma tutte le idee
vanno rispettate. L'importante è che la tradizione continui a
essere punto di riferimento, rappresentando la nostra
napoletanità. D'altronde, non potrei mai giudicare negativamente
una proposta del genere: sono stato il primo a proporre la pizza
gourmet e con abbinamenti diversi. Ben vengano le nuove
proposte".
Ma qual è lo 'stato di salute' della pizza e del settore a
Napoli? "E' ottimo, siamo in una fase di crescita mondiale e
Napoli è l'eccellenza della pizza" risponde Giuseppe Vesi. E
continua: "Poi, come tutte le cose, c'è chi la fa in un modo e
chi in un altro. Io rispetto la tradizione, la mia famiglia è
presente nel centro antico; tuttavia, mi sono 'inventato' la
pizza gourmet per uscire un po' fuori da quelli che sono i
canoni della tradizione, cioè cominciare a ragionare con un'arte
e con tecniche diverse con le quali si lavorano gli impasti:
pre-fermenti - biga, lievito madre, poolish - lunga
lievitazione, maturazione".
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