"I vini italiani sono ottimi,
grazie alla nostra storia millenaria, ai nostri paesaggi.
Tuttavia occorre diminuire la produzione e innalzare
ulteriormente la qualità". A dirlo all'ANSA è il presidente
nazionale di Assoenologi, Riccardo Cotarella, a margine del 77°
Congresso nazionale dell'Associazione degli enologi ed
enotecnici italiani dal titolo "Il vino: un'isola di valori",
una due giorni, oggi e domani, a Cagliari nella Terrazza del
Bastione di Saint Remy.
"La sfida principale che riguarda il mondo del vino - ha
aggiunto il numero uno di Assoenologi - è legata proprio alla
sovrapproduzione. Dobbiamo cercare di diminuire drasticamente le
produzioni di vino all'interno delle nostre cantine".
"Il vino è la miniera d'oro dell'Italia, un bene inesauribile,
un patrimonio di cultura, storia e tradizione che dobbiamo
difendere e promuovere - ha chiarito il presidente - In tutto il
mondo si produce vino, l'Italia può imporsi con rossi, bianchi,
passiti, spumanti riconoscibili e richiesti sul mercato". "Anche
la Sardegna - ha aggiunto Cotarella - grazie alla sua
straordinaria biodiversità, in tal senso può fare la
differenza".
Nella giornata inaugurale del congresso, attesi gli
interventi del ministro dell'Agricoltura, Francesco
Lollobrigida, dell'imprenditore umanista, Brunello Cucinelli e
del presidente di Assoenologi Sardegna Mariano Murru.
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