Al via oggi a Siena gli Stati
generali dell'olivicoltura nazionale e internazionale,
appuntamento organizzato da Coi (Consiglio oleicolo
internazionale), Masaf, Regione Toscana e dal Comune di Siena,
che fino al 30 maggio radunerà i massimi esperti nazionali e
mondiali del settore.
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha
sottolineato che "l'olio è uno dei prodotti più distintivi della
Toscana, rappresentando insieme all'olivo un elemento di
prosperità e di identità". "E' innegabile l'importanza del
compito che ha la Regione Toscana di tutelare e valorizzare la
tradizione straordinaria rappresentata dall'olivicoltura" ha
osservato la vicepresidente della Regione e assessore
all'agroalimentare Stefania Saccardi. Nel corso di una tavola
rotonda sul tema delle Dop Igp nel settore dell'olivicoltura
organizzata da Fondazione Qualivita in collaborazione con Origin
Italia, l'Associazione italiana dei Consorzi di tutela ha
ricordato che solo il 5% della produzione olivicola nazionale
può dirsi veramente italiana, in quanto proviene da un areale
Dop Igp, e che l'olio extravergine d'oliva italiano è sempre più
oppresso da contraffazioni e imitazioni, oltre che schiacciato
da quella che si può definire una vera e propria
"ibericizzazione" del prodotto, perché la Spagna, con un modello
super intensivo e monovarietale e con 1.078 milioni di
tonnellate di olio prodotto nel 2023, è la maggiore produttrice
al mondo. Per il direttore di Fondazione Qualivita, Mauro Rosati
"Dop Igp non sono solo un marchio, come molti operatori credono
o fanno credere" ma "anche sinonimo di rispetto e tutela per il
paesaggio e rappresenta una remunerazione equa e giusta per gli
olivicoltori". Al tavolo di confronto hanno preso parte alcuni
dei più rappresentativi Consorzi di tutela del settore, a
partire da quello dell'Olio Igp Toscano con il suo presidente,
Fabrizio Filippi. Nel complesso, ricorda una nota, sono 50 le
Dop Igp dell'olio extravergine d'oliva in Italia, e oltre 500 le
varietà di olive. I 24 Consorzi di tutela coordinano il lavoro
di circa 23.500 operatori impiegati nel settore. Tuttavia la
produzione certificata Dop Igp equivale oggi al 5% della
produzione totale nazionale. Per Mario Mori, consigliere di
Fedagripesca Toscana, "serve un patto tra istituzioni,
associazioni di categoria e singoli produttori per promuovere
l'olio toscano e italiano. L'Italia è il primo paese consumatore
di olio, con 460mila tonnellate, ed è anche il primo paese
importatore. L'Italia produce 330mila tonnellate, importa
535mila tonnellate e ne esporta 360mila. La Toscana ha circa
85mila ettari di olivi, l'8 % della nazione".
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