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Olio: Consorzio Opera Olei segna la ripartenza post pandemia

Olio: Consorzio Opera Olei segna la ripartenza post pandemia

Cultura della qualità condivisa da frantoiani di sei regioni

ROMA, 03 giugno 2022, 19:59

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 - L'extravergine italiano di qualità fa squadra in "Opera olei", consorzio che raccoglie un dream team di frantoiani che insieme vogliono difendere la cultura dell'olio, aumentando la sostenibilità delle produzioni dell'oro verde made in Italy e degli stessi impianti sempre più spesso meta di oleoturismo.

Con sei aziende dislocate in altrettante regioni italiane (Olearia San Giorgio in Calabria, Mimì in Puglia, Frantoi Franci in Toscana, Agraria Riva del Garda in Trentino, Frantoi Cutrera in Sicilia, Azienda agraria Viola in Umbria), una sintesi della biodiversità italiana che esprime il 75% della varietà al mondo, e una produzione totale di oltre 14mila quintali, il Consorzio Opera Olei segna la ripartenza post pandemia mostrando che i due anni di fermo sono stati occasione per una serie di investimenti sul fronte della sostenibilità ambientale e capacità degli impianti nel segno dell'innovazione e valorizzazione delle cultivar locali. Insieme commercializzano un cofanetto che vuol essere un coro di voci autentiche e tipiche, come l'Ottobratico che matura in autunno negli oliveti calabresi.

"Quando si lavora con la natura non ci si può fermare - sottolinea Riccardo Scarpellini, presidente del Consorzio Opera Olei - e i lavori di accrescimento del patrimonio arboreo e aggiornamenti tecnologici sono un must per i soci che hanno una visione d'impresa comune: migliorare sempre la qualità di un prodotto come l'olio Evo monovarietale, eccellenza italiana sempre più apprezzata nel mondo".

Un percorso di crescita che vuole essere comunicato con incontri itineranti, il primo dei quali si è tenuto presso il Frantoio Franci a Montenero (Grosseto), una terrazza con vista tra l'Amiata, la Val d'Orcia e Montalcino. Con una degustazione in abbinamento ai piatti di Matia Barciulli, secondo il quale un buon olio è un "ingradiente" delle espressioni in cucina, Giorgio Franci ha dimostrato come un sapiente utilizzo dell'extravergine può arricchire qualsiasi piatto, dalla tartare al baccalà mantecato fino al gelato. "Altro che semplice condimento,un buon Evo esalta il cibo più semplice e - ha detto - l'olio è gioia di vita e rallenta l'invecchiamento cellulare".E la Maremma si svela un distretto vocato non solo per la viticoltura, con ulivi secolari e di moderni impianti che ne qualificano il paesaggio.

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