"Consapevoli di essere da sempre la vetrina dei mieli toscani e italiani - dichiara in una nota il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli - con la sua assenza La Settimana del miele esprime vicinanza a tutti gli apicoltori delle diverse regioni italiane che stanno affrontando un'annata produttiva tra le più critiche degli ultimi due decenni, specie nella regione Toscana.
Montalcino a livello nazionale è tra le manifestazioni delle più note proprio per la sua storicità. La notorietà nazionale di Montalcino quest'anno la utilizziamo per evidenziare la criticità produttiva di miele della Toscana e di non poche altre regioni italiane".
L'annata apistica 2021, si spiega, "è destinata a entrare nelle cronache del settore come la più critica degli ultimi decenni. Le condizioni climatiche avevano già seriamente compromesso le produzioni primaverili di tarassaco e di ciliegio, con anche la quasi totale perdita della produzione di miele di acacia, causa un clima fortemente sfavorevole di sbalzi climatici, basse temperature e inaspettate gelate sia al Nord sia nel Centro Italia". "Solo in Lombardia la mancata produzione di acacia registra un danno di oltre 30 milioni di euro: in media, un alveare ha prodotto tra 500 gr/1 kg contro i 20 kg degli scorsi anni. In regioni come l'Emilia Romagna e la Toscana la produzione registra un calo del 95%". Criticità anche al Sud: "Produzione di miele d'arancio quasi azzerata in molte zone della Sicilia e una produzione media inferiore del 50%, così come per il miele di sulla".
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