"Condividiamo la battaglia del
ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli e la
proposta del sottosegretario Francesco Battistoni di un sistema
a batteria, che valuta non i singoli cibi, quanto piuttosto la
loro incidenza nell'alimentazione, per archiviare una volta per
tutte Nutriscore, il sistema di etichettatura a "semaforo" messo
a punto dai francesi, che vedrebbe l'olio extra vergine di
oliva, nonostante gli adattamenti dell'algoritmo originale,
rientrare nella categoria "C" contraddistinta dal colore giallo,
che segnala l'allerta sul consumo del prodotto. Siamo di fronte
ad un vero e proprio attacco alla cultura alimentare italiana e
del Mediterraneo, di cui l'olio extravergine di oliva è
l'alimento fondamentale e simbolo di una cucina invidiata ed
imitata in tutto il mondo". E' questo il commento del presidente
delle Città dell'Olio Michele Sonnessa sull'affondo del ministro
delle Politiche agricole Stefano Patuanelli per il quale "il
sistema Nutriscore è un pericolo reale che potrebbe
compromettere il sistema agroalimentare italiano". Sonnessa
aggiunge che "dobbiamo opporci con tutti i nostri mezzi ed
impedire che si faccia falsa informazione su un prodotto
nutraceutico di grande valore salutistico quale l'olio
extravergine di oliva, "promosso" dalla Food and Drug
Administration a farmaco utile alla salute dei consumatori".
Conclude infine che "per salvaguardare la nostra identità
culturale agroalimentare e fermare questa operazione si sono
già attivati anche con i partner in Recomed - la Rete delle
Città dell'Olio del Mediterraneo - che coinvolge 11 Paesi del
Mare Nostrum. Con loro- specifica- abbiamo sottoscritto un
documento chiaro e netto, in cui chiedevamo espressamente la
classificazione "A" e la massima categoria nutritiva sia per
l'olio extravergine di oliva che per l'olio d' oliva."
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