Superare la mancanza di manodopera
agricola abbassando il costo del lavoro almeno fino alla fine
del 2020. Lo ha detto il presidente della Copagri, Franco
Verrascina, intervenuto al Tavolo di confronto tra le parti
sociali convocato dalle ministre del Lavoro e delle Politiche
agricole, Nunzia Catalfo e Teresa Bellanova in relazione alla
pandemia in corso. Secondo il presidente, "un intervento di
decontribuzione previdenziale potrebbe rappresentare un argine
alla carenza di manodopera nel comparto agricolo". Per
Verrascina occorre equiparare la decontribuzione previdenziale
delle aziende agricole a quella delle imprese situate in aree
svantaggiate, ad esclusione di quelle montane, andando quindi ad
abbassare il costo del lavoro. Non va dimenticato che, oltre
alle nuove problematiche sorte in seguito al coronavirus, la
situazione della manodopera agricola deve fare i conti con altre
annose questioni, quali le condizioni dei trasporti e degli
alloggi. "Accanto alle misure decontributive - ha aggiunto il
presidente - è necessario continuare a lavorare per semplificare
il più possibile l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro
in agricoltura". Bene quindi "puntare su sistemi istituzionali
di intermediazione della manodopera agricola, quali piattaforme
informatiche pubbliche e trasparenti coinvolgendo tutti i
potenziali interessati e procedere con la regolarizzazione degli
stranieri con il permesso di soggiorno scaduto e con possibilità
di avere un contratto di lavoro".
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