A dicembre i prezzi alimentari
mondiali sono saliti per il terzo mese consecutivo in seguito al
forte rialzo degli oli vegetali del 9,4%, che ha portato
l'Indice Fao al livello più alto degli ultimi cinque anni. Il
balzo rispetto a novembre, infatti, è stato del 2,5%.
A trainare le quotazioni dei prodotti alimentari è stato
ancora l'olio di palma, sostenuto dalla domanda soprattutto del
settore del biodiesel. Nonostante l'aumento di dicembre, che ha
riguardato anche gli oli di soia, girasole e colza, nel 2019 il
sottoindice degli oli vegetali ha raggiunto il valore annuo più
basso dal 2007. I listini dello zucchero, invece, sono saliti
del 4,8%, in parte motivati dall'aumento del petrolio greggio
che ha incoraggiato gli zuccherifici brasiliani a utilizzare
maggiori scorte di canna da zucchero per la produzione di
etanolo; il chè ha comportato la riduzione della disponibilità
di prodotto sul mercato globale. Per i prodotti lattiero-caseari
il prezzo è aumentato del 3,3% grazie ai formaggi in rialzo di
quasi l'8%. I prezzi dei cereali sono aumentati dell'1,4%,
trainati dai listini del grano. Restano, infine, invariate le
quotazioni della carne, chiudendo il 2019 con il 18% in più
rispetto a dicembre 2018; questo grazie ad una forte richiesta
di carne suina da parte dell'Asia.
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