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Le cimici invadono le città e le campagne, danni fino al 40% dei raccolti

Le cimici invadono le città e le campagne, danni fino al 40% dei raccolti

Coldiretti denuncia una situazione drammatica al Nord

ROMA, 17 ottobre 2018, 14:36

Redazione ANSA

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Cimici insaziabili stanno colpendo soia, mais, pere, mele, pesche e kiwi con danni fino al 40% dei raccolti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cimici insaziabili stanno colpendo soia, mais, pere, mele, pesche e kiwi con danni fino al 40% dei raccolti - RIPRODUZIONE RISERVATA
Cimici insaziabili stanno colpendo soia, mais, pere, mele, pesche e kiwi con danni fino al 40% dei raccolti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Con il caldo anomalo si sta verificando una vera invasione di sciami di cimici nel nord Italia nelle città e nelle campagne. Questi insetti insaziabili stanno colpendo soia, mais, pere, mele, pesche e kiwi con danni fino al 40% dei raccolti nei terreni colpiti. È l'allarme lanciato dalla Coldiretti per l'arrivo in Italia della 'cimice marmorata asiatica', particolarmente pericolosa per l'agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all'anno con 300-400 esemplari alla volta.

La situazione è drammatica soprattutto in Veneto fra Padova, Rovigo, Treviso e Venezia e in Emilia Romagna dove sono stati gli alberi di pere a Modena e Ferrara e pesche e kiwi della Romagna. Presenze sono segnalate anche in Lombardia a Bergamo Brescia, Mantova, Varese, Milano e Lodi e in Piemonte nelle provincie di Novara Vercelli e Torino.

La diffusione degli insetti, spiega la Coldiretti, può essere arrestata solo attraverso protezioni fisiche  come le reti per proteggere le colture, perché non è possibile importare insetti antagonisti dalla Cina per motivi sanitari. Gli studiosi la definiscono una varietà estremamente polifaga che si nutre di un'ampia varietà di specie coltivate e spontanee. La cimice asiatica è solo l'ultimo dei parassiti alieni che con i cambiamenti climatici hanno invaso l'Italia, provocando all'agricoltura e alle grandi coltivazioni di soia e di mais nel nord Italia danni stimabili in oltre un miliardo.

   

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