"Con l'annata nera - osserva inoltre Coldiretti - c'è il rischio che vengano spacciati come nazionali i funghi importati dall'estero. Per questo invitiamo a verificare l'indicazione del luogo di raccolta o coltivazione in etichetta o su appositi cartellini che deve essere riportato obbligatoriamente da quest'anno. Infatti, dopo i la Commissione Europea, in riferimento a un nostro quesito, ha chiarito che le indicazioni obbligatorie devono essere presenti sui documenti che accompagnano il prodotto in tutte le fasi della commercializzazione e che l'indicazione del Paese di origine è sempre obbligatoria per tutti i prodotti ortofrutticoli freschi, anche se esentati dal rispetto della norma di commercializzazione generale, come tartufi e funghi spontanei".
"Una garanzia - prosegue l'organizzazione agricola - per sapere se i pregiati frutti del bosco sono stati raccolti nella Penisola o se sono arrivati in Italia da Paesi lontani con minore freschezza e garanzie di qualità e sicurezza alimentare".
"L'attività di ricerca di porcini & C. - conclude la Coldiretti - non ha solo una natura hobbistica, svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un'importante integrazione di reddito per migliaia di "professionisti" impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali. A rischiare di rimanere a secco sono anche le numerose feste e sagre locali che tradizionalmente si moltiplicano nel mese di settembre lungo tutta la Penisola".
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