''Sono diventati vere giungle
ingovernabili in preda ai piromani 12 miliardi di alberi dei
boschi italiani, a causa dell'incuria e dell'abbandono''. Lo
afferma, in una nota, la Coldiretti nel denunciare che "al mix
esplosivo caldo e siccità di una estate 2017 torrida si somma
l'inarrestabile avanzata della foresta che senza alcun controllo
si è impossessata dei terreni incolti e domina ormai più di 1/3
della superficie nazionale con una densità che la rende del
tutto impenetrabile ai necessari interventi di manutenzione,
difesa e sorveglianza. E' praticamente raddoppiata rispetto
all'Unità d'Italia la superficie coperta da boschi che oggi
interessa 10,9 milioni di ettari, ma sono alla mercé dei
piromani - sottolinea la Coldiretti - la maggioranza dei boschi
italiani che, per effetto della chiusura delle aziende, si
trovano ora senza la presenza di un agricoltore".
''Solo il sostegno al lavoro nei boschi può, effettivamente,
rappresentare la condizione per una manutenzione ordinata a
disinnescare fenomeni spesso dolosi di incendi e attivare reti
di volontariato in grado di supportare l'attività degli organi
preposti all'attività di spegnimento, conclude la Coldiretti
nell'evidenziare la necessità di dare attuazione immediata
all'articolo 70 della delega ambientale che prevede che siano in
ogni caso remunerati i seguenti servizi: fissazione del carbonio
delle foreste a dell'arboricoltura da legno di proprietà
demaniale, collettiva e privata; regimazione delle acque nei
bacini montani; salvaguardia della biodiversità delle
prestazioni ecosistemiche e delle qualità paesaggistiche;
utilizzazione di proprietà demaniali e collettive per produzioni
energetiche''.
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