- Strappo al tavolo per il nuovo contratto nazionale applicato a oltre 100mila lavoratrici e lavoratori della ristorazione collettiva, addetti ai servizi mensa scolastici, ospedalieri e sociali. "Insufficienti" per i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs le proposte delle associazioni imprenditoriali di settore Angem e Allenza delle Cooperative su mercato del lavoro, contrattazione decentrata, welfare e aumento salariale, distante dal trattamento economico stabilito dai rinnovi contrattuali già raggiunti nel comparto turistico.
"Un simile inaudito atteggiamento, inaccettabile nel contenuto ed arrogante e provocatorio nel metodo, comporta la conferma della conclusione del negoziato» si legge in una nota sindacale congiunta delle categorie di Cgil, Cisl, Uil che hanno proclamato lo stato di agitazione e deciso il blocco delle prestazioni di lavoro supplementare e straordinario e quant'altro riconducibile alle flessibilità in essere.
Le tre sigle hanno dunque confermato l'adesione alla giornata di sciopero intersettoriale prevista per il 31 marzo con manifestazione nazionale a Roma; la protesta unitaria supporta la vertenza di oltre un milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori delle imprese di pulizia/servizi integrati/multiservizi, della ristorazione collettiva, delle mense, dei pubblici esercizi, dei bar, dei ristoranti e delle agenzie di viaggio, che rivendicano un aumento economico dignitoso, senza retrocessioni sui diritti e tutele, il potenziamento del welfare e il rinnovo del contratto nazionale di lavoro atteso in media da oltre 4 anni".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA