"Dobbiamo andare a incidere sul
sistema alimentare. La società moderna induce ad alimentarsi di
più con cibi ipertrasformati. Prima avevamo una alfabetizzazione
alimentare dovuta a due elementi stabili, che erano la mamma e
la nonna, che con il buon senso dettavano regole su cosa fosse
buono e cattivo. Era un'educazione che oggi ci viene spesso a
mancare e che deve essere compensata con una educazione
alimentare svolta dalla scuola e all'interno della famiglia". Lo
ha detto il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida
intervenendo alla presentazione della settimana di prevenzione
oncolonica promossa dalla Lilt, Lega italiana per la Lotta
contro i Tumori.
Le precedenti generazioni sono state "educate ad avere un
concetto a monte, che era quello 'cibo buono' e 'cibo cattivo'.
Che nella vita ti faceva porre questo quesito davanti a
qualsiasi cibo: "sarà buono o sarà cattivo?", ha precisato il
ministro a margine dell'evento - "Oggi, invece, attraverso i
social e la comunicazione passano messaggi che spesso vanno bene
più per le aziende produttrici che per la persona che consuma".
"Dobbiamo pensare, in assenza di un approccio che prima
avevamo all'interno delle famiglie - ha specificato -, di
compensare con un sostegno attraverso la scuola anche attraverso
l'utilizzo corretto dei social utilizzando la tecnologia per
informare al meglio i nostri ragazzi".
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