La Fao sta ampliando la sua
collaborazione con il gigante di beni di largo consumo Unilever,
che punta a sostenere i paesi a ridurre gli sprechi e le perdite
alimentari e ad affrontare il cambiamento climatico, nel
contesto degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile. Ne dà notizia
la Fao nel rilevare che il Direttore generale dell'Agenzia
dell'Onu, José Graziano da Silva e l'Amministratore Delegato di
Unilever, Paul Polman, hanno firmato, ai margini dell'Assemblea
Generale dell'Onu a New York, una lettera di intenti per
assicurare un migliore accesso al cibo e la promozione di
un'agricoltura sostenibile.
"La Fao è entusiasta di collaborare con Unilever. Realizzare
gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile
richiede impegno e azione. Grazie a questa alleanza riusciremo
ad avere un impatto positivo sulle vite dei contadini a livello
familiare e dei consumatori, oltre a fare un nuovo passo verso
la produzione e il consumo sostenibili" - ha affermato Graziano
da Silva.
La collaborazione tra la Fao e Unilever persegue cinque punti
strategici d'intervento, tra questi l'innovazione digitale, il
rispetto della proprietà della terra, la costruzione di una
maggiore capacità di risposta da parte dei piccoli agricoltori,
oltre ad affrontare il cambiamento climatico e il problema delle
perdite e degli sprechi dl cibo.
La Fao ha già avviato una collaborazione in Argentina - dove
si stima che ogni giorno vada perduto più di un chilo di cibo a
persona - un esempio che servirà per un'applicazione più ampia
dell'iniziativa a livello globale. Unilever, che si è impegnata
a dimezzare i rifiuti alimentari entro il 2025, ha accettato di
collaborare con la Fao - prosegue il comunicato - per avviare
iniziative congiunte per ridurre gli sprechi di cibo attraverso
campagne di sensibilizzazione e il coinvolgimento con i governi,
la società civile e il settore privato. Saranno sviluppate
piattaforme congiunte di sensibilizzazione nel campo del
cambiamento climatico, con la Fao che sosterrà l'impegno diretto
di Unilever in fori di alto livello come il Global Framework to
Cope with Water Scarcity initiative per far fronte alla scarsa
disponibilità di acqua.
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