La spesa è sempre più una questione
di etichetta: il 75% di italiani dichiara di aver rinunciato
almeno una volta a comprare un prodotto dopo aver letto le
informazioni presenti sulle confezioni, mentre il 62% di non
riacquistarlo più dopo
averle consultate a casa. Lo rivela l'indagine Ipsos contenuta
nell'ultima edizione dell'Osservatorio Immagino di GS1 Italy 1,
da cui emergono le tante sfaccettature del rapporto tra
consumatori ed etichette dei prodotti di largo consumo.
Il 94% degli italiani legge le etichette dei prodotti mentre
fa la spesa anche sul web e dopo l'acquisto a casa (42%). Vanno
a caccia di date di scadenza (63%), ingredienti e valori
nutrizionali (57%), provenienza e origine (52%), ma anche sulla
salubrità dei prodotti (33%) e sullo smaltimento del packaging
(19%); tante informazioni che non sempre si trovano facilmente,
come fa sapere il 67% del campione, soprattutto per quanto
riguarda quelle relative al mondo della sostenibilità. C'è
dunque un problema di leggibilità delle etichette, che spesso
concentrano una grande quantità di informazioni in uno spazio
ristretto. Una possibile soluzione sempre più diffusa, è
l'utilizzo di un QR code, a cui gli italiani sono ormai avvezzi,
come conferma lo studio: l'89% lo conosce e il 65% l'ha
utilizzato almeno una volta. Quanto infine a quel 6% di italiani
che non le legge, secondo l'analisi, lo fa soprattutto perché
ritiene di non averne bisogno: il 38% compra regolarmente il
brand o il prodotto, mentre il 16% pensa di saperne abbastanza.
Meno importante la variabile fretta. 1 su 5 dichiara di non
avere tempo di leggere le etichette.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA