Si è aperta con un incontro
riservato agli studenti delle scuole alberghiere a Palazzo Tursi
la 55ª Convention Nazionale dell'associazione italiana sommelier
a Genova sino al 26 novembre. Un incontro dedicato al "Bere
consapevole, il vino e i giovani" al quale hanno preso parte, il
vice presidente della Regione Alessandro Piana, l'assessore al
commercio del Comune di Genova Paola Bordilli, il presidente
dell'Ais Sandro Camilli e Giuseppe Marini, medico e sommelier.
"Bere consapevole è conoscere un prodotto come può essere il
vino per quelle che sono le sue qualità - ha spiegato Marini-.
La testimonianza che vuole portare l'Ais è proprio questa:
bisogna bere nella maniera giusta e nella giusta quantità.
Cercheremo di far passare questo messaggio ai giovani perché
comunque ne prendano coscienza. Oggi la diffusione dell'alcol e
del vino è un po' appannaggio di tutti e di molti anche un po'
troppo. Spesso si assiste a delle giovani leve che al di sotto
dei 18 anni riescono a consumare grandi quantità di alcool in
maniera indiscriminata. E' questo messaggio che noi vorremmo
cercare di correggere: far passare il concetto che fra bere con
gusto e bere in modo giusto c'è solamente una "i" di
differenza". "Credo che quella odierna sia una un'esperienza
didattica importante - ha sottolineato il vicepresidente della
Regione Piana - Ringrazio l'associazione sommelier per aver
scelto la Liguria e per aver organizzato una giornata così
rivolgendosi alle nuove generazioni che sono spesso soggetti a
tutta una serie di rischi, quindi è importante spiegare quello
che è il bere consapevole e differenziare un po' l'alcool dal
vino. Sono diciamo così due concetti che spesso vengono
sovrapposti e di conseguenza demonizzati. Qua si insegna quella
che è la storia del vino come viene prodotto la storia
dell'azienda e la bellezza dei paesaggi rispetto a quelli che
sono i rischi dell'eccesso del consumo del vino".
"Abbiamo voluto proprio come Comune questa mattinata qui da
noi a Tursi - ha aggiunto l'assessore comunale Paola Bordilli -
per far sentire a casa loro i giovani e per far passare il
messaggio fondamentale del saper bere bene e in maniera
consapevole".
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