'Buonissima', la kermesse torinese
dedicata a cibo, arte e cultura, 'incorona' René Redzepi, lo
chef del 'noma' di Copenhagen, il ristorante stellato che alla
fine del 2024 si trasformerà in un "laboratorio di cucina 3.0",
ha ricevuto questa sera il Premio Bob Noto, quest'anno dedicato
al tema della 'creatività'. Il 'noma' è stato premiato più volte
come miglior ristorante al mondo.
La consegna all'apertura della rassegna, alla Nuvola
Lavazza: a leggere la motivazione il presidente del Gruppo
Lavazza, Giuseppe Lavazza. "La creatività che vogliamo premiare
oggi - ha detto - non è un processo di rivisitazione, altrimenti
sarebbe fine a sé stessa, mero esercizio di stile. Vogliamo
pensare alla creatività gastronomica come capacità di inventare
e segnare percorsi, e per questo crediamo che il premio non
possa solo celebrare un nuovo modo di cucinare ma piuttosto
debba andare a chi ha creato un movimento di cucina capace di
segnare un'epoca. Una creatività talmente coraggiosa da saper
mettere in discussione persino il format stesso di ristorante
così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi".
Fra i giurati del Premio, anche lo chef Ferran Adrià, che ha
definito il collega "una leggenda. Come nel calcio c'è Pele, c'è
Messi, nella ristorazione c'è lui".
Nel ricevere il riconoscimento, Redzepi ha sottolineato: "per
me la creatività vuol dire sentirsi vivi. Bisogna sempre educare
noi stessi a vedere le opportunità intorno a noi per essere
creativi. Quando siamo entrati nel secondo decennio di lavoro al
ristorante - ha proseguito - abbiamo cercato una nuova visione e
interpretazione delle cose che facevamo, come poter riadattare
la creatività, è una cosa che facciamo ogni giorno. Ognuno di
noi ha un pozzo in sé, e a volte questo pozzo si secca, a volte
ho avuto anche io questo svuotamento. Questa è la parte più
difficile dell'essere creativo. Fare lunghe pause è necessario
per ritrovare le energie".
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