- LISBONA - In Portogallo il tradizionale baccalà salato ed essiccato si fa sempre più caro e quest'anno le vendite sono diminuite del 20%. Piatto tradizionale tutto l'anno per i portoghesi, che si vantano di avere 365 ricette per mangiare un piatto di baccalà diverso ogni giorno, le circa 55 mila tonnellate medie consumate in Portogallo durante l'anno si concentrano soprattutto negli ultimi quattro mesi e in particolare sotto Natale, essendo questo un piatto tipico del cenone della vigilia.
Tuttavia, secondo quanto dichiarato all'agenza Lusa dall'Associazione degli industriali portoghesi del baccalà (Aib), questa tendenza delle vendite a scendere e dei prezzi a salire rimarrà una costante anche nei prossimi anni, a causa dei costi sempre più alti e della minore disponibilità di pescato.
Lo scorso ottobre, infatti, la Commissione ad hoc composta da russi e norvegesi ha stabilito una quota per la pesca del baccalà nel Mare di Barents pari a 453.427 tonnellate, ossia il 20% in meno rispetto a quest'anno, che a sua volta ha visto ridursi la quota di un altro 20% rispetto al 2022.
A scarseggiare, anche in futuro, saranno soprattutto gli esemplari più grandi, superiori a 3 e 5 kg, ma per i responsabili dell'Aib (che in Portogallo rappresenta un settore il cui volume d'affari si aggira intorno ai 400 milioni annui) la soluzione consiste nel ritorno alle origini, quando si consumavano soprattutto esemplari più piccoli, che non vuol dire di qualità inferiore.
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