È giunto al suo secondo appuntamento
il progetto dell'Osservatorio Nazionale della Pesca 'Donne
nell'impresa ittica. La costruzione di una rete'. Durante
l'appuntamento, informa una nota, sono stati presentati gli
argomenti della formazione rivolta alle donne della pesca e sono
state condivise esperienze dirette e problematiche del settore.
L'evento è stato organizzato dall'Osservatorio Nazionale della
Pesca, ente bilaterale costituito da Federpesca, Fai-Cisl ,
Flai-Cgil e Uila Pesca.
"Vogliamo arrivare - ha dichiarato la presidente
dell'Osservatorio nazionale della Pesca, Francesca Biondo - alla
costruzione di una rete di donne che operano nel settore ittico,
promuovere lo scambio delle buone pratiche e trasmettere le
competenze trasversali alle donne che lavorano nelle
microimprese. Un sistema per rafforzarsi come soggetti
autoconsapevoli e poter richiedere un riconoscimento
nell'impresa, nella famiglia e nella società". "La forza del
progetto - continua la presidente - è nel valore aggiunto
garantito dai momenti di confronto. La valorizzazione del
prodotto e la costruzione della filiera ittica a terra non
possono prescindere dal protagonismo femminile". "Il termine
donne della pesca - ha detto Adriana Celestini, esperta in
politiche di genere nonché coordinatrice del progetto - è una
denominazione collettiva che si riferisce alle diverse mansioni
svolte nelle attività di terra. Il corso che abbiamo costruito
ha l'obiettivo di rafforzare le competenze delle donne e
migliorare la propria autonomia imprenditoriale e la capacità di
rafforzare le proprie imprese e il proprio lavoro. Saranno
trasferite competenze di management, di marketing, pillole
normative sul settore, necessarie per migliorare la gestione
dell'impresa. Uno spazio importante sarà dedicato ad un percorso
di consapevolezza ed empowerment delle donne per rafforzare
l'autostima, ottimizzare i tempi di lavoro ed essere così capaci
di ritagliarsi uno spazio decisionale nel settore".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA