E' arrivato l'atteso via libera dall'Unione
Europea alla proroga che consentirà solamente all'Italia di
pescare per tutto il 2020 la vongola di piccola taglia
conosciuta come lupino. Si tratta della conferma della deroga
per gli esemplari di taglia minima a 22 millimetri della vongola
nostrana, contro i 25 imposti nel resto di Europa. Un atto
formale molto atteso dal settore, fa sapere all'ANSA
Fedagripesca-Confcooperative, che mette la parola fine, almeno
per i prossimi 12 mesi, alla querelle commerciale tra imprese
iberiche e italiane scoppiata qualche mese fa, i due principali
produttori europei di vongole. Una scelta supportata da evidenze
scientifiche, che non danneggia la risorsa e va salvaguardare
una vera e propria economia. Secondo Fedagri, il valore alla
produzione delle 20 mila tonnellate pescate l'anno, è di 60
milioni di euro che diventano 140 milioni considerando l'intera
filiera. Una deroga che salva uno dei prodotti più amati dagli
italiani, protagonista del 75% dei primi piatti a base di pesce.
A fine anno il direttore pesca e acquacoltura del Ministero
delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Riccardo
Rigillo, aveva già firmato il decreto che prorogava al 31
gennaio la pesca di esemplari a 22 millimetri, in attesa del
via libera formale dell'Ue arrivato oggi. "Non si tratta di
dumping commerciale", commenta Fedagripesca, "ma di una deroga
necessaria perché in Adriatico queste vongole crescono meno
velocemente che altrove; per attendere il raggiungimento dei 25
millimetri, infatti, si rischia a volte che vadano in sofferenza
e muoiano per anossia". Un risultato positivo sul quale però non
bisogna abbassare la guardia, avverte Fedagripesca, secondo la
quale occorre lavorare da subito affinché si trovi la soluzione
per consolidare definitivamente questa scelta, frutto di
un'efficace partnership tra istituzioni, ricerca e produzione.
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