(ANSAmed) - TUNISI, 24 GIU - Sensibilizzare le comunità e i rappresentanti locali e nazionali al concetto di bioterritori (Bio-Distretti) e incoraggiare la condivisione di esperienze tra i 5 bio-territori pilota in Tunisia, Haouaria, Hazoua, Kesra, Majel Bel Abbes e Sejnane. Questo l'obiettivo della giornata promozionale del bioterritorio pilota della delegazione di Haouaria, nella penisola del Cap Bon, svoltasi in occasione del Festival dello Sparviero, che ha visto la partecipazione del capo di gabinetto del ministero dell'Agricoltura, delle Risorse Idrauliche e della Pesca Marittima, Abderraouf Ajimi, dell'ambasciatore d'Italia in Tunisia, Alessandro Prunas, della vice Direttrice dell'Agenzia per la Coperazione Italiana allo Sviluppo (Aics) di Tunisi, Annamaria Meligrana, e di Salvatore Basile segretario generale del Bio-Distretto del Cilento, primo Bio-Distretto a sottoporsi al sistema di monitoraggio sviluppato da un Team multidisciplinare composto da studiosi, esperti In.n.e.r., e ricercatori dell'Università Alma Mater di Bologna.
"Il sostegno all'agricoltura biologica è parte fondamentale del partenariato fra Italia e Tunisia", scrive l'ambasciata d'Italia a Tunisi su X. Il progetto 'Azioni preliminari per la costituzione di bio-territori in Tunisia', ha come obiettivo la promozione di iniziative di sviluppo locale a supporto di attività produttive, imprenditoriali e innovative, allo scopo di contribuire allo sviluppo di micro, piccole e medie imprese e di valorizzare le risorse genetiche e naturali e il know-how locale. I cinque bio-territori scelti sono i primi nel continente africano, con un approccio che rappresenta un salto di qualità nella governance delle politiche e strategie di sviluppo rurale.
L'iniziativa è inclusa è finanziata dalla Cooperazione Italiana e realizzato dal Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei Ciheam di Bari e dalla Direzione generale dell'Agricoltura biologica del ministero dell'Agricoltura di Tunisi. (ANSAmed).
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