Un fatturato al consumo da 73 milioni di euro, con una crescita del mercato canadese arrivato a sfiorare la metà dell'export complessivo. Sono i principali dati del 2023 comunicati dal Consorzio di Tutela della Coppa di Parma Igp, che racchiude 21 aziende associate per un comparto da oltre 500 occupati tra addetti diretti e lavoratori legati all'indotto.
Lo scorso anno il volume del prodotto certificato è cresciuto del 7%, arrivando a superare i 2 milioni di chilogrammi, mentre più in generale la produzione si è assestata sui livelli del 2022 sfiorando i 4 milioni. Un ottimo risultato considerando l'aumento della materia prima: il taglio di carne suina utilizzato per la Coppa Igp (la porzione muscolare del collo) ha avuto un rialzo del 16%. Il Canada, rileva il Consorzio, ha superato il 45% dell'export complessivo (nel 2021 era al 38%) confermando il primato per maggior importatore, mentre l'area Ue continua a rappresentare la principale area di destinazione. Soddisfatto il presidente del Consorzio, Fabrizio Aschieri "perché aver aumentato i volumi del prodotto certificato testimonia l'apprezzamento dei consumatori per la Coppa di Parma Igp".
Buone anche le performance del preaffettato che, dopo un inizio negativo, ha raggiunto i livelli dell'anno precedente, soprattutto grazie al 15% registrato a novembre poco prima delle festività natalizie: sono stati 440mila i chili di carne suina impiegata nello specifico comparto, che ha avuto una incidenza del 30% sul totale delle vendite. La grande distribuzione infine si conferma il canale di commercializzazione principale, mantenendo una quota pari al 70% del turnover del comparto. In crescita anche il settore ho.re.ca, importante vetrina in termini di reputazione e valorizzazione del prodotto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA