Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Unaitalia, nella filiera avicola bruciati in 1 anno 800 mln

Unaitalia, nella filiera avicola bruciati in 1 anno 800 mln

Prezzi mangimi e energia. Forlini, "speculazione da 2 anni"

ROMA, 16 giugno 2022, 12:38

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA
Oltre 800 milioni di euro bruciati in un anno, di cui 450 solo nella fase agricola. E' l'impatto della crisi internazionale, della guerra, del rialzo prezzi delle materie prime e dell'energia sul settore delle carni bianche e delle uova che vale complessivamente 5,9 miliardi di euro (+3,3%). Le stime sono di Unaitalia, che rappresenta oltre il 90% della produzione avicola nazionale, presentate durante l'assemblea alla presenza di associazioni agricole e del mondo della cooperazione. L'avicoltura è tra i settori più colpiti: nel I trimestre, a fronte di un aumento dei costi produttivi agricoli del 18,4%, per la la carne avicola sono stati del 21,1% e per le uova del 50%. Ad incidere sono i mangimi, che assorbono il 60% dei costi, +33% nel primo trimestre e con un ulteriore +40% ad aprile su base annua. In particolare, solo ad aprile il mais ha segnato +59%, la soia +15% e l'orzo +90%.

"Sui prezzi delle materie prime - ha detto il presidente di Unaitalia, Antonio Forlini - oltre agli aumenti dovuti al conflitto, alla corsa all'approvvigionamento preventivo da parte della Cina e alle difficoltà di produzione legate ai cambiamenti climatici, siamo di fronte a dinamiche speculative da quasi due anni, che devono essere fermate". Il settore ha saputo tenere testa alla crisi ma ora il futuro preoccupa e non può più essere data per scontata la sua autosufficienza, oggi al 108,4%. Da qui la necessità per Forlini, "di limitare la dipendenza dall'estero e garantire la nostra capacità produttiva, mettendo in campo tutti gli strumenti dal Pnrr, alla Pac, alle nuove tecnologie; ma anche procedere verso una graduale transizione green che miri ad una sostenibilità anche economica e sociali". Con 6 mila allevamenti e 64 mila addetti, l'Italia nel 2021 ha prodotto 1.374.000 tonnellate di carne (-1,14% sul 2020), pari al 108% dei consumi; sono 12,1 miliardi le uova, con un tasso di approvvigionamento del 97%. In ripresa l'export delle carni (+8,3%), soprattutto il pollo, passato a 131mila tonnellate (+12,2%).

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza