"Sulle nostre piattaforme non usiamo tecnologia di Intelligenza artificiale per creare i contenuti, non siamo a quello stadio di complessità ma è giusto avere un dibattito pubblico sul tema": lo ha detto Angelo Mazzetti, responsabile Public Policy di Meta, in audizione presso il Comitato di vigilanza sull'attività di documentazione sull'IA, presieduto dalla vicepresidente della Camera Anna Ascani, in merito alla possibilità di categorizzare con una etichetta i contenuti generati dall'Intelligenza artifciale a tutela della creatività.
Abbiamo "un'area di ricerca attiva - ha sottolineato nella stessa audizione, Naila Murray, responsabile del Fair (Fundamental AI Research) di Meta - stiamo cercando di valutare se i contenuti siano stati generati dall'IA, ci diamo l'obiettivo di valutare la provenienza dei dati e capire come portare avanti il tema dello sviluppo, della trasparenza e del controllo dei contenuti".
Murray ha poi parlato di metaverso: "E' un obiettivo a lungo termine, 5-10 anni, e nulla è cambiato rispetto a quanto abbiamo già previsto in calendario. L'intelligenza generativa farà parte del metaverso, ad esempio per la generazione di contenuti 3D. Va colta l'opportunità per l'interazione tra l'IA e il metaverso, siamo in una fase in nuce".
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