Le norme fiscali "in favore del gruppo Apple" del 1991 e 2007 "costituiscono un aiuto di Stato e la Commissione Ue non ha indicazioni per dire che sia compatibile con il mercato interno": così l'antitrust Ue nella lettera inviata alle autorità irlandesi, e resa pubblica oggi, con cui chiede di chiarire tutti i dubbi relativi agli accordi che l'Irlanda e la Apple avrebbero "negoziato" per calcolare la base imponibile, che risultano in un forte sconto fiscale non giustificato dalle regole.
"Il nostro successo in Europa e in tutto il mondo è il risultato di duro lavoro e innovazione da parte dei nostri dipendenti, non deriva da alcun accordo speciale con il governo. Apple non ha ricevuto alcun trattamento particolare da parte dei funzionari irlandesi nel corso degli anni". Apple commenta così, con una nota, la decisione della Commissione Ue di chiedere a Irlanda e Lussemburgo maggiori informazioni sui regimi fiscali applicati a Apple e Fiat.
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